Dal 27 agosto è disponibile su Netflix la terza stagione della serie comedy con protagonista la rabbiosa panda, nata dalla casa produttrice di Hello Kitty.
La polemica su Armine Harutyunyan dimostra ancora una volta come le dinamiche della moda siano sconosciute, nonostante pervadano la società.
Cosa succederà ai marchi e agli influencer che sulle app cinesi hanno costruito il loro mercato?
Lo show concepito da Pierpaolo Piccioli e Nick Knight è stato uno degli esperimenti più riusciti delle fashion week in formato digitale.
L’evento voluto da Maria Grazia Chiuri solleva molte questioni attuali, dall’utilizzo del patrimonio artistico a quello delle culture locali, fino all’ottusità con cui si guarda alla moda nel nostro Paese.
Dall’inchino solitario di Miuccia Prada allo streaming fiume di Gucci, fino agli esperimenti video di Magliano e United Standard: le cose più interessanti delle sfilate digitali.
Tra esperimenti video e nuove collaborazioni, le collezioni couture e maschili hanno cercato di riempire il vuoto creato dall’impossibilità di sfilare.
Come per il razzismo, anche sulla “dittatura del politicamente corretto” importiamo un dibattito che ci appartiene solo in parte.
Il film Netflix, tra sfottò e sincera ammirazione, non rende giustizia al contest canoro più amato d’Europa.
Perché esiste, ma la discussione intorno è tutt'altro che matura.
Il fandom è recentemente finito al centro delle cronache politiche: ecco come il pop coreano ha conquistato il mondo occidentale.
Perché il fondatore di Alyx 9SM al posto di Claire Waight-Keller non è che un’evoluzione naturale della rilevanza dello streetwear nell’industria.
Tra quadratini neri e donazioni, gli eventi di questi giorni ridisegnano ancora una volta il complicato rapporto tra un marchio e i suoi consumatori.
Intervista con Ludovico Bessegato, regista della serie culto che ritorna il 15 maggio su Netflix e TIMvision con la stagione dedicata a una ragazza italiana e musulmana, Sana.
L’impossibilità delle passerelle vere e proprie accelera alcuni cambiamenti già in atto e pone alcune questioni fondamentali per la moda.
Sembra la questione meno pressante di tutte, eppure racconta molto su come sta cambiando la percezione di sé.