Inizia la corsa di Matteo Renzi. Ecco cosa deve fare Letta (pedalare) per sfruttarne la scia e non venire travolto dal nuovo slancio del sindaco di Firenze.
Il grande sconfitto di ieri è sicuramente Berlusconi. Ma neanche Renzi e il bipolarismo, con sfumature molto diverse, se la passano benissimo.
Riflessioni sulle sconfitte della sinistra in Europa, la sua incapacità di guardare avanti e la marcia indietro sul riformismo.
Il sindaco di Firenze ha davanti due strade: arrivare alla leadership combattendo le larghe intese o intestandosi le riforme per preparare il futuro.
È vero che senza leader non si vincono le elezioni, però il Pdl è un caso patologico. Ultima occasione per il centrodestra italiano di fare il centrodestra.
Perché oggi, di fronte alle stragi siriane di Assad, è veramente difficile non dirsi interventisti (e quanto ci vorrebbe una sinistra che si professasse tale).
Con la condanna a Berlusconi per il centrosinistra si è aperta un'autostrada. Ecco perché il muro contro muro può solo danneggiarlo.
Che starebbe per Renzi e Napolitano. Ecco perché è bene che il sindaco di Firenze e il Presidente della Repubblica si parlino al più presto.
Al netto di Marina e delle parole di Napolitano, a Berlusconi e soci tutto fa gioco tranne una cosa: rottamare il governo Letta.
Improbabili annunci di guerre civili e un Pd che non riesce a ricordarsi come nacque questo governo (spellandosi le mani per il discorso del Presidente).
Nelle prossime ore (salvo rinvii) arriva lo storico verdetto sul processo Mediaset: e allora perché è il Pd a sembrare più preoccupato del Pdl stesso?
E chi lo compone politicamente è destinato all'irrilevanza. Serve un bipolarismo forte, inutile mettere bastoni fra le ruote a questo schema.
Aggiornamenti dal mondo del sindaco di Firenze: la visita alla Merkel, le scelte, il trattino fra centro e sinistra, il suo futuro.
Al netto dell'eterno effetto doping Berlusconi, il Pdl, Forza Italia, o come si chiamerà, non è un progetto politico. Né tantomeno liberale.
Come fanno i democratici a dotarsi di un leader vero evitando di tirare bordate all'attuale governo? Riconoscendo i propri errori e ripartendo da capo.
Un governo che ha l’ambizione di far ripartire il paese non può non alleggerire la macchina dello stato. Il taboo dei tagli che non si riesce a superare