Tutto è difficile da decifrare, e sarà così fino al giorno in cui inizieranno le votazioni in parlamento. Ma ci sono alcuni fattori di cui tenere conto per capire le mosse delle forze politiche: ecco quali.
Al di là delle concessioni (vere o presunte) che il segretario del Pd dovrà fare a Forza Italia e alle altre forze politiche, alla fine quel che conterà sarà la strategia scelta dal premier per il dopo Napolitano. Variazioni sul tema.
Partito per partito, ecco i numeri, le strategie, i veti incrociati e i sogni dei leader politici e delle relative forze politiche per il dopo Napolitano.
"La Leopolda di centrodestra", "il governo cambi verso", "la rottamazione di Forza Italia". L'egemonia comunicativa di Renzi e i suoi avversari incapaci di cambiare "frame", la cornice entro cui si muove la politica.
Il carisma e le abilità del segretario della Lega sono sotto gli occhi di tutti. Ma fino a dove potrà arrivare? E davvero può essere lui l'alternativa a Renzi? Ragionamenti sul fenomeno politico del momento, con molti limiti.
Dove siamo coi rapporti fra Renzi e Berlusconi e come e perché questi potranno essere decisivi per l'elezione del prossimo Capo dello Stato e per le dinamiche future della legislatura.
La bassa affluenza è una notizia a metà. Le questioni vere sono tre: il Pd di Renzi che continua a vincere; il M5S che convince sempre meno gli ultras dell'antipolitica; la Lega che mette in difficoltà Berlusconi.
Tre identikit: il candidato sconosciuto, quello navigato, quello di garanzia. Mappa e istruzioni per l'uso, alla ricerca del prossimo Presidente della Repubblica.
Grandi, piccoli, medi: ecco perché, nonostante quanto detto e scritto nei giorni scorsi, il rinnovo del patto del Nazareno non lascia insoddisfatto nessuno.
Conta l'economia alla fine, e su questo terreno il governo è atteso alla prova della frustata del cavallo. Messe in campo tutte le riforme possibili, molti si pongono un interrogativo: non valeva forse la pena infischiarsene, come han fatto altri, dei rigidi parametri europei?
La kermesse del Premier e della sua gente non è il Partito democratico, ma non è neanche una struttura politica parallela. Rappresenta invece quel valore aggiunto per cui in molti si stanno avvicinando al Pd. A patto di concretizzare e radicare ulteriormente il proprio messaggio.
Una legge di stabilità gagliarda, la cornice dei mille giorni che appare sempre più sensata, un feeling non indifferente con le persone. Più tutto ciò che sta intorno al governo Renzi profuma di solidità, più, paradossalmente, prende sostanza un eventuale piano B.
Il premier ha dato battaglia su quel punto specifico del Jobs Act con due obiettivi in testa: l'elettorato e la vecchia sinistra, e l'Europa che attendeva un messaggio forte per concedere un po' di flessibilità.
Analisi del rapporto fra magistratura e governo Leopolda: cosa pensa il premier dei giudici e del loro ruolo. Il ritorno del primato della politica e il bisogno di liberarsi dall'abbraccio forzato coi custodi della morale.
Le fumate nere di questi giorni sulla Consulta possono essere lette come un avvertimento da parte di opposizioni interne e correnti varie: cari Silvio e Matteo, con questo parlamento irrequieto, il prossimo Presidente delle Repubblica non lo eleggerete da soli.
Ragionamento di uno che lavora nell'alta burocrazia di Stato: ha ragione il premier quando dice che gran parte di essa ha iniziato una guerra preconcetta contro di lui, ma se lui decidesse di collaborare con chi di noi vuol dare una mano, il governo ne gioverebbe.