Siamo andati nei più vecchi studios del mondo, a Potsdam, la Versailles di Germania, una Hollywood tra Asse e Martello che sta vivendo una piccola rinascita.
Stanotte è andato in scena il Super Bowl. Tuttavia il football americano ha, specie in questo momento, qualche scheletro nell'armadio.
Uno storico psicanalizza l'Italia tra fascismo e Seconda Repubblica. Autobiografia della Repubblica, una buona lettura a un mese dal voto
Introduzione a uno dei più grandi scrittori e sceneggiatori europei viventi, sfortunatamente mai (non ancora?) pubblicato in Italia.
Un profilo del maestro americano della short story, a un anno dal trentennale della morte, e dall'uscita in Italia del premio Pulitzer Racconti.
Perché Multiples, il 42esimo volume della rivista Mc Sweeney's, è un gioco letterario a cui vale la pena di partecipare
1961: quando il Maresciallo yugoslavo aiutò Kennedy e gli Stati Uniti ad andare sulla Luna in cambio di elettrodomestici.
Come e perché il cervello umano potrebbe diventare il più feroce campo di battaglia del prossimo futuro.
Una serie di pareri a caldo sulle Nomination agli Oscar appena diramate dall'Academy
Reportage dalla metropoli più cool, economica, creativa e contradditoria d’Europa, ogni giorno più ricca ma non per questo più immobile.
E se davvero il mondo finisse oggi? Abbiamo provato a fare due conti in tasca al pianeta per vedere come se l'è cavata fino ad ora
Finanziamenti pubblici, scorciatoie fiscali, ricatti economici, stadi faraonici. Perché Obama farebbe bene a rivedere i conti dello sport Usa.
Mercatini come Instagram. Quanto l'attenzione per il vintage negli ambienti creativi è una questione di gusto e quanto una necessità?
Alcune cose che andavano scritte su queste primarie di centrosinistra proprio oggi sono state scritte su Il Post
Un libro fotografico di un "fotografo per hobby" cattura e racconta i volti e i vicoli di una Shangai senza grattacieli, una città in via di estinzione.
Storia del libro che profetizzò la fine dei libri e dei suoi due pittoreschi ed eccentrici autori, Octave Uzanne e Albert Robida