Bar magici, viaggi nel tempo, chicchi di caffè salvifici, quasi ogni casa editrice italiana ha un romanzo giapponese "feel good", vendono tantissimo ma sembrano scritti da un'unica penna.
Intervista allo scrittore in libreria con il suo nuovo romanzo, Avere tutto, il libro che segna un cambiamento dopo il successo e le aspettative di Fedeltà.
Una nuova generazione di scrittrici sta cambiando il mondo letterario nipponico, raccontando storie di donne artistiche, autarchiche e fuori dalla norma.
Come ogni estate ha preso piede sui social la glorificazione dei propri figli come grandi viaggiatori, ennesima dimostrazione della mitomania genitoriale.
Non avevano neanche un nome vero e proprio, erano solo "i ciucci": ciondoli in plastica a forma di succhiotti disponibili in infinite varianti di colore, da assemblare in collane che divennero la missione estiva dei ragazzini e delle ragazzine dei primi anni Novanta.
Dagli slogan di puro nonsense e inglese sgrammaticato degli anni Ottanta e Novanta ai manifesti di attivismo che oggi leggiamo sulle magliette dei treenni, il modo in cui vestiamo i bambini racconta sempre le inadeguatezze degli adulti.
Old Enough, storico programma giapponese da poco arrivato su Netflix, mette alla prova il culto dell'infanzia che ormai domina in Occidente e, soprattutto, i nervi dell'apprensivo genitore mediterraneo.
Genitori iscritti in massa, nonni con milioni di follower e presunte influenze cattive sui giovani. Come va il rapporto tra generazioni sull'app?
Vogliono per i loro figli scuole all'aria aperta e senza mascherina "per chi non ha paura di ammalarsi". Reportage da un parchetto di Milano centro.
L'apprezzabile intento di eliminare la valutazione numerica alle elementari è stata sostituita da formule che soffrono i tic del burocratese.
Dopo il successo di #designinpigiama, la curatrice e docente di design pubblica il suo libro dedicato ai 74 oggetti che ci hanno cambiato la vita.
Uno dei motivi del successo della serie è il nostro riconoscerci segretamente nella protagonista.
Chi non ne ha si lamenta della pressione sociale a farne, ma in un Paese a bassa natalità come l’Italia, soprattutto in certi ambienti, c’è uno stigma anche per chi decide di farli, specie nell’anno del Coronavirus.
Nel numero in edicola dal 2 ottobre, maestri ed esperti ci hanno spiegato come la lezione della scienziata nata 150 anni fa può aiutarci a immaginare il futuro dell’apprendimento.
Abbiamo visto in anteprima We Are Who We Are, la serie tv di Luca Guadagnino dal 9 ottobre in Italia su Sky: una storia di formazione che parla di ragazzi alla ricerca della loro identità.
Ha scatenato una polemica che ha oltrepassato la destra trumpiana, scandalizzando perfino i democratici progressisti, ma Cuties è molto di più di un gruppo di minorenni che twerkano.