Giovedì 11 aprile esce nelle sale italiane L’uomo fedele, diretto e interpretato dall'attore francese più "generazionale" di tutti.
Il film del regista iraniano è un oggetto strano, ha il sapore del cinema che non si fa più e scatena le analisi post-visione.
È morta oggi a novant’anni la regista belga che prima di essere icona è stata una delle inventrici della Nouvelle Vague.
Il secondo attesissimo film del regista di Get Out, che sta già sbancando negli Usa, arriva il 4 aprile.
Sulla strategia della piattaforma che mette l'autorialità al servizio del prodotto medio: da Bird Box all'appena uscito Triple Frontier.
L'attore è scomparso a cinquantadue anni a causa di un ictus. Idolo teen per eccellenza, era ritornato in auge grazie a Riverdale.
Lo spettacolo dei premi ormai parla solo a sé stesso e ai suoi partecipanti, tanto più stavolta che non c’era un conduttore.
L'attore sessantacinquenne vive un momento di grande rilancio, tra film e serie tv.
Le reazioni all'evento musicale più rilevante della nazione hanno rimarcato una spaccatura che sembra ormai irreversibile.
A finale non ancora disputata, ci chiediamo cosa resterà di questo Festival, mentre già si parla del prossimo, il settantesimo.
Resoconto della prima serata del festival musicale più immobile che ci sia.
Procede a passo spedito verso gli Oscar il film di Peter Farrelly, un feelgood movie riuscito ma con qualche rischio.
Perché il film con Alessandro Borghi, nelle sale da giovedì 31 gennaio, è un altro segnale del risveglio del cinema di genere.
Scompaiono alcune sale storiche ma ne nascono altre: da Anteo Palazzo del Cinema alla Fondazione Prada.
Lo sceneggiatore morto a 53 anni è stato l'inventore di un genere.
Stroncato negli Usa, approvato in Italia: finalmente possiamo giudicare coi nostri occhi il remake dell'horror di Dario Argento. Ma non è detto che sia un bene.