La serie di Antoine Chevrollier, da poco uscita su Disney+, racconta l'uccisione nel 1986 a Parigi di un 22enne franco-algerino da parte di due poliziotti, un fatto di cronaca che ricorda la morte di George Floyd e quella di Stefano Cucchi.
Il suo programma, Cartabianca, era diventato simbolo di tutto ciò che non va nei talk show politici italiani: dopo mesi di polemiche, alla fine la giornalista ha deciso di dimettersi e lasciare la Rai.
Un tempo convinto sostenitore del movimento Never Trump, oggi favorito dell'ex Presidente, che lo ha aiutato a vincere le primarie repubblicane in Ohio: storia dello scrittore che si prepara a portare in Senato la Nuova Destra Americana.
La guerra in Ucraina secondo Michele Santoro, tra cripto-putiniani, filorussi, anti-Zelensky, cerchiobottisti, neopacifisti, preti in T-shirt e generali a cartoni animati.
Il suo ultimo film, Ambulance, è andato malissimo al box office ma è stato apprezzato dalla critica: forse è arrivato il momento di rivalutare uno dei registi più odiati degli ultimi anni.
L'offerta delle piattaforme streaming si avvicina ormai all'infinito ma i prodotti rilevanti sembrano pochissimi: forse è arrivato il momento di chiedersi che senso abbia continuare a pagare abbonamenti sempre più cari per migliaia di serie che non si vedranno mai.
L'acclamata serie di Apple TV+, diretta da Ben Stiller, mescola thriller, fantascienza, satira sociale, dark comedy per raccontare esattamente il punto in cui ci troviamo.
L'ultima opera del fumettista canadese Seth (edita in Italia da Coconino) riprende tutti i temi a lui cari: identità, ossessione, nostalgia, in un racconto che gli è valso paragoni con W.G. Sebald, Alice Munro e Orson Welles.
Alla cerimonia degli Oscar 2022, vincitori molto a sorpresa e schiaffi che non si erano mai visti.
Su Amazon Prime è appena uscito Acque profonde di Adrian Lyne, un ritorno al genere cinematografico che è stato un racconto dell'America degli anni Novanta, quella degli scandali sessuali in politica, dei sex tape rubati e del «Sex is power».
Il nuovo film del regista losangelino (nelle sale dal 17 marzo) è una storia d'amore ma anche un racconto diverso della giovinezza come età delle possibilità e delle libertà.
In Orsi danzanti il reporter polacco Witold Szablowski racconta, attraverso le sofferenze degli orsi, la transizione verso la libertà dei Paesi socialisti e il crescente desiderio di ritorno ai tempi dell'Urss.
Il film di Matt Reeves, al cinema da oggi, rifonda ancora una volta il mito di Batman, trasformandolo però in una cosa diversa, inedita: non più eroe action ma detective, non più vendicatore solitario ma eroe popolare.
L'ultimo film di Kenneth Branagh è un'autobiografia, un racconto della sua infanzia in Irlanda che fa pensare a Roma di Cuarón e a È stata la mano di Dio di Sorrentino.
La serie Netflix firmata da Shonda Rhimes cerca di trasformare la scammer Anna Delvey in una eroina popolare, perdendo l'occasione di raccontare gli aspetti più interessanti e inquietanti della sua vicenda.
Storia di un gruppo di amici e colleghi che è riuscito a trasformare la passione per il gioco di ruolo in un piccolo impero dell'intrattenimento multimediale.