Cose che succedono | Animali
Uno zoo in Cina espone dei panda che non sono panda ma cani travestiti da panda
C’è il trucco (letteralmente) ma non c’è l’inganno, nella storia dei cani panda dello zoo “Paradiso degli animali strani e dei cuccioli carini” – speriamo che nella traduzione dal cinese all’italiano non siano andate perse troppe sfumature – diventata virale grazie a un video da 1,4 milioni di visualizzazioni postato lunedì 16 settembre su Douyin, la versione cinese di TikTok. «Siamo i cani panda, cagnolini che sembrano panda, Chow Chow tinti e travestiti. Siamo gentili, intelligenti, amichevoli, carini e adorabili!», si legge sul cartello posto all’ingresso del recinto che ospita i cani panda.
@wangnews Some owners of chow chow painted their pets like panda after the viral video #dog #panda #zoo #China #pet #pets #fyp
Il signor Huang, il direttore dello zoo, in un’intervista al Sichuan Observation che i cani panda sono una delle «principali attrazioni» dello zoo. Huang ha anche detto che non capisce perché questi animali abbiano fatto tanto scalpore né perché se ne stia parlando sui social come se si trattasse di un inganno ai danni dei visitatori: che i cani panda non sono panda ma cani “travestiti” da panda c’è scritto chiaramente, il cartello è posto in bella vista, le parole scritte grandi in modo che tutti le leggano. «Questa è una delle nostre specialità», ha aggiunto Huang nell’intervista. Viene da chiedersi quali altre meraviglie i make up artist dello zoo abbiano prodotto in passato e produrranno in futuro.
Tra gli animali del Paradiso degli animali strani e dei cuccioli carini non ci sono panda, quindi la direzione ha pensato che, tolto un panda, la cosa che più gli assomiglia è un chow chow truccato come un panda. Un’intuizione che non ha riscosso questo gran successo commerciale – lo stesso Huang ha detto che il numero dei visitatori dall’1 maggio, giorno in cui i cani panda sono stati mostri al pubblico per la prima volta, è rimasto più o meno lo stesso – e ha fatto arrabbiare moltissimi, in Cina. Su Weibo sono parecchie le persone che parlano di maltrattamenti, accuse alle quali l’addetta stampa dello zoo ha risposto dicendo che se gli esseri umani possono tingersi i capelli, allora anche i cani possono fare la stessa cosa con il pelo. Come potete immaginare, questa risposta non ha fatto altro che far imbestialire ancora di più gli accusatori.
In ogni caso, non è la prima volta che uno zoo cinese decide di rimediare in maniera creativa all’assenza di panda. Nello scorso maggio, uno zoo nella provincia di Jiangsu era diventato fatto di cronaca internazionale quando si era scoperto che i suoi due panda erano in realtà, anche stavolta, cani dipinti. La differenza con il caso del Paradiso degli animali strani e dei cuccioli carini è che questi cani erano venduti ai visitatori come dei panda, non come dei cani panda. Probabilmente, il precedente è stato di lezione al direttore Huang, abilissimo nel trovare un escamotage per sfuggire a eventuali accuse di falso. Resta il fatto, però, che la pratica sembra essere diffusa in Cina, e nemmeno da poco tempo: già nel 2019 nella città di Chengdu si poteva tranquillamente pagare un apposito servizio di “tinta cani”. Ovviamente, la tinta più richiesta era quella da panda.