Zelensky interverrà in video alla Fiera del Libro di Francoforte
Il Presidente Zelensky deve approfittare di ogni occasione e occupare ogni spazio possibile per ricordare al mondo che anche in questo momento l’invasione russa prosegue. L’ultima occasione, l’ultimo spazio possibile, come riporta Literary Hub, è la Fiera del libro di Francoforte: gli organizzatori, infatti, hanno annunciato che giovedì nel programma dell’evento è previsto un intervento via video del Presidente ucraino. Mantenere l’attenzione dell’opinione pubblica internazionale sulla guerra in Ucraina è d’altronde una necessità per Zelensky. Una necessità che diventa però sempre più difficile da soddisfare: perché l’attention span dell’umanità non è mai stato breve come è adesso, perché le priorità sembrano ormai essere le conseguenze della guerra – la crisi energetica – e non le cause della stessa, perché la Russia a ogni sconfitta reagisce con un rilancio e nessuno vuole davvero pensare alle estreme conseguenze di una escalation condotta dal Paese con il secondo arsenale nucleare del mondo. Per tutte queste ragioni e per tante altre, anche la Fiera del libro di Francoforte – pur sempre il più grande evento del mondo dell’editoria, in programma quest’anno dal 19 al 23 ottobre – è per Zelensky il momento giusto, il luogo adatto per ribadire lo stato delle cose, così come lo era stato il Festival del Cinema di Venezia nel recente passato. Oltre a lui interverrà anche la First Lady ucraina, Olena Zelenska.
La Fiera si è dimostrata molto vicina alla causa ucraina anche nella definizione del programma di quest’anno. Molto spazio è stato dato a scrittori ucraini, una “delegazione” guidata dal cosiddetto poeta – e traduttore e musicista – punk Serhiy Zhadan (sempre su Lithub si può leggere un estratto del suo ultimo romanzo, The Orphanage, pubblicato nel 2017; in italiano si può leggere il suo La strada del Donbas, edito da Voland). La presenza a Francoforte rappresenta per Zhadan un ritorno sulla scena pubblica: negli ultimi anni, infatti, ha messo in pausa la sua carriera di scrittore e ha scelto di dedicarsi all’attività umanitaria nelle aree più povere e difficili del suo Paese. Zhadan ha scelto la Fiera di Francoforte come “palcoscenico” del suo ritorno: parteciperà a diversi eventi, leggerà le sue poesie e concederà anche delle interviste. Stando alle dichiarazioni del direttore Juergen Boos, l’organizzazione della Fiera ha fatto tutto il possibile per mantenere «i forti legami che ha avuto con l’editoria ucraina in tutti questi anni. È per questo che vogliamo offrire tutto il sostegno che possiamo ai nostri colleghi ucraini, costretti ora a respingere gli attacchi russi».
Oltre a ospitare autori ucraini, la Fiera darà molto spazio anche a scrittori e attivisti della Federazione russa che si sono schierati contro il regime putiniano (come in molti altri eventi in tutto il mondo, anche alla Fiera di Francoforte hanno deciso di vietare la partecipazione a enti, aziende e organizzazioni in qualsiasi maniera legate al governo russo). Tra questi ci sono Leonid Volkov, uomo vicinissimo ad Alexei Navalny, e Irina Scherbakova, attivista di Memorial, organizzazione che difende i diritti umani in Russia e che quest’anno è stata insignita del Premio Nobel per la pace assieme assieme all’attivista bielorusso Alex Bialatski e alla Ong ucraina Center for Civil Liberties. È confermata anche la partecipazione di Dmitry Glukhovsky, scrittore di fantascienza noto soprattutto per la saga di Metro 2033 (dal quale è stato tratto prima uno stupendo adattamento videoludico, poi un vero e proprio franchise multimediale), recentemente condannato da Mosca in quanto spia straniera e inserito in una lista di ricercati.