Abbiamo parlato del 41bis e dell’ergastolo ostativo con Valeria Verdolini, sociologa che insegna Politiche della sicurezza urbana all'Università degli Studi di Milano Bicocca.
La storia dell’uomo che ha riconosciuto l’attentatore di Brooklyn
La polizia di New York ha arrestato Frank James, l’uomo al momento ritenuto responsabile dell’attentato nella metropolitana di Brooklyn dello scorso martedì. In seguito all’arresto di James, Zack Tahhan, 21enne siriano, ha raccontato che la testimonianza che ha portato all’arresto dell’uomo è stata la sua.
Zack Tahhan, 21, describes catching the Brooklyn subway shooter in east village pic.twitter.com/dXWnkEMk5k
— Natalie Wong (@natalexisw) April 13, 2022
In queste ore sta girando moltissimo sui social un video in si vede Tahhan, circondato da giornalisti, telecamere e microfoni, che racconta la sua “soffiata” alla polizia. «Mi sono detto “Oh mio Dio, è lui, dobbiamo prenderlo”. Era per strada. Ho visto la macchina della polizia. Mi sono avvicinato e ho detto agli agenti “Oh, è lui!”. Lo abbiamo preso, grazie a Dio». Tahhan lavora come addetto alla sicurezza per un negozio tra St. Marks Place e la First Avenue, nell’East Village di Manhattan. Dice di aver riconosciuto l’uomo dalle fotografie diffuse negli scorsi giorni dalle forze dell’ordine, quando James era ancora soltanto un sospetto. Tahhan ha raccontato che, subito dopo aver riconosciuto James, si è messo a correre per la strada, urlando ai passanti di stare lontani dall’uomo. «La gente mi guardava come se fossi matto, come se fossi fatto. Ma non è così. Sto digiunando», ha raccontato Tahhan (che evidentemente è musulmano e sta osservando il Ramadan).
Zack is whisked away in a police car, waving goodbye to his applauding admirers pic.twitter.com/Ie8lNzrj0m
— Jake Offenhartz (@jangelooff) April 13, 2022
Ieri, durante una conferenza stampa tenuta dalla polizia di New York, gli agenti non avevano menzionato né Tahhan né il suo contributo all’arresto del sospetto attentatore. Per questo, non è chiaro se Tahhan riceverà la ricompensa di 50 mila dollari che era stata offerta dalle autorità newyorchesi per qualsiasi informazione sull’attentatore.