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Perché il governo giapponese monitora la diffusione dei WC supertecnologici

30 Aprile 2015

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I water supertecnologici — che spesso includono getti d’acqua su misura, effetti musicali e funzioni autopulenti — sono una peculiarità della cultura giapponese che più sorprendono i non-giapponesi. Ne parlava, tra l’altro, Farhad Manjoo, che sul New York Times ha fatto l’elogio del WC elettronico con bidet incluso.

Non tutti sanno però che la diffusione dei “washlet” — così i giapponesi chiamano le toilette altamente sofisticate — rappresenta uno degli elementi monitorati del governo per le stime sui consumi. Insomma, oltre a un indice delle vendite su automobili e telefoni cellulari, il governo giapponese raccoglie ogni anni stime ufficiali sui WC elettronici come «misura di prosperità».

Se n’è accorto il sito Quartz, che ha messo a punto questa tabella, che mostra come sia aumentata, dal 1990 a oggi, la diffusione dei washlet, che oggi sono presenti in oltre il 70 per cento delle case giapponesi. La fonte di questi dati è uno studio commissionato dal Japan Cabinet Office, che se volete potete leggere qui.

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