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Vacanze in Italia: il Guardian consiglia di dormire in convento

15 Agosto 2016

Ai turisti britannici (e non solo) che desiderano visitare le città d’arte italiane, il Guardian consiglia di soggiornare in un convento anziché in un hotel: una soluzione adatta per i «turisti che viaggiano con un basso budget» e resa possibile dal fatto che 80 monasteri hanno aperto le porte ai visitatori in occasione del Giubileo voluto da Papa Francesco, spiega il quotidiano inglese in un articolo intitolato Eat, Pray, Love, come il bestseller di Elizabeth Gilbert.

Oltre ad essere delle attrazioni turistiche di per sé, almeno per gli estimatori dell’architettura e dell’arte sacra, spesso i conventi si trovano in luoghi strategici per un turista: «A Venezia, per esempio, San Giorgio Maggiore offre una vista su piazza San Marco», scrive il giornale. Che poi però si concentra su cinque monasteri nei pressi della capitale.

Turismo alloggiare monasteri

I conventi consigliati dal Guardian sono: il Santuario Santa Maria delle Grazie di Sant’Oreste, piccolo comune in provincia di Roma; San Vincenzo Martire a Bassano Romano; Santa Scolastica a Subiaco, monastero benedettino rinomato anche per la vendita di liquori, dolciumi e altri generi di conforto; l’abbazia di Casamari (che però sta a 100 chilometri dalla capitale, dunque non comodissima); e infine l’abbazia di Fara.

I prezzi, riportati dal quotidiano, variano tra i trenta e i cinquanta euro a persona per notte.

Nelle immagini: San Giorgio Maggiore, isola di S. Giorgio, Venezia (Getty)
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