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Il 25 aprile Lucky Red riporta al cinema Porco rosso di Hayao Miyazaki Con delle proiezioni speciali per celebrare la Festa della Liberazione.
Google sta sviluppando un’intelligenza artificiale per parlare con i delfini Se tutto andrà secondo i piani, DolphinGemma ci aiuterà finalmente a capire cosa dicono e a comunicare con loro.
La Royal Philarmonic Concert Orchestra farà due concerti in cui suonerà la colonna sonora di Metal Gear Nella più prestigiosa delle cornici, anche: la Royal Albert Hall.
È uscito un libro con tutte le fotografie scattate da Corinne Day sul set del Giardino delle vergini suicide Pubblicato da Mack, è un'aggiunta indispensabile al kit di sopravvivenza di tutte le sad girl del mondo.
Un gruppo di giovanissimi miliardari sta organizzando delle gare di spermatozoi Il pubblico potrà seguire tutto in diretta streaming e anche scommettere sullo spermatozoo vincitore.
Jonathan Anderson è il nuovo Direttore creativo di Dior Men Debutterà a giugno, a Parigi, durante la settimana di moda maschile.
«Non siamo mai stati così vicini alla scoperta della vita su un altro pianeta» Lo ha detto il professor Nikku Madhusudhan, responsabile della ricerca dell'Università di Cambridge che ha trovato molecole compatibili con la vita sull'esopianeta K2-18b.
La locandina di Eddington, il nuovo film di Ari Aster, è un’opera d’arte, letteralmente Il regista presenterà il film in anteprima mondiale al prossimo Festival di Cannes, in programma dal 13 al 24 maggio.

Un’intervista a Jennifer Egan, premio Pulitzer 2011

14 Dicembre 2011

Jennifer Egan, scrittrice classe 1962 nativa di Chicago, da poco fresca di pubblicazione in Italia (il libro si chiama Il tempo è un bastardo, minimum fax), è anche l’ultima vincitrice del Premio Pulitzer e National Book Award per la narrativa. Un estratto del romanzo in questione, il capitolo “Sai che m’importa”, è stato pubblicato sull’ultimo numero di Studio, ancora in edicola e libreria. Oggi è apparsa un’interessante intervista di Martina Testa, direttore editoriale proprio di minimum fax, sul sito della casa editrice. La trovate qui, di seguito pubblichiamo alcuni estratti:

Scrivere Il tempo è un bastardo è stato un po’ come lavorare al tempo stesso su un romanzo e su dei racconti: l’ho scritto per parti, ma avendo ben chiaro in testa che quelle parti sarebbero confluite a formare un unico libro. All’inizio non mi ero resa conto che ne sarebbe venuto fuori un libro: mi sembrava di scrivere racconti solo per prendere tempo, per evitare di scrivere un altro romanzo. Ma mi sono accorta che con l’immaginazione tornavo di continuo su quel materiale, e alla fine ho lasciato che la mia curiosità ci entrasse dentro e lo esplorasse fino in fondo. Tutto il processo è stato molto intuitivo.

Anzi, penso che si possa affermare che è la narrativa americana scritta dagli uomini ad aver preso, negli ultimi anni, una direzione più intimista, concentrandosi sull’ambito familiare. Insomma, io a quegli stereotipi non ci credo, però sono convinta che il fatto di aspettarsi che le donne scrivano – o debbano scrivere – in una prospettiva più domestica spesso crei ansia e tarpi le ali a giovani scrittrici che magari avrebbero voglia di parlare di tutt’altro. Io invece le incoraggerei sempre a correre rischi, a essere ambiziose, e a non preoccuparsi di cosa ci si aspetta da loro!

Raramente in quello che scrivo ci sono elementi autobiografici, perché scrivo proprio per evadere dai confini della mia vita, e non riesco a provare questa sensazione se ho in testa me stessa o delle persone che conosco. Forse il personaggio di cui mi sono più divertita a scrivere è stato Bennie Salazar, ma in realtà me la sono goduta parecchio con tutti. Lou è una specie di demonio, ma mi è piaciuto da morire scrivere di lui. Spesso i miei preferiti sono i personaggi maschili, perché sono quelli che sento più lontani da me. Comunque, credo di non essermi mai divertita tanto a scrivere un libro quanto stavolta.

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