Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
Una domenica con Irene
Cronaca fotografica dell'uragano più coperto (mediaticamente) di sempre. Tanto fumo e poco arrosto (o pioggia)
Lo sapete tutti: ieri è passato l’uragano Irene per New York. Ha fatto meno danni del previsto fortunatamente, ma ha comunque fatto passare ai newyorkesi il vecchio e sempre valido “brutto quarto d’ora”. Che dire: è stato l’uragano più mediaticamente coperto di sempre, con innumerevoli cronache live via twitter e ottimi reportage fotografici in tempo reale. Del resto Ny è pur sempre il centro del mondo occidentale, no?
A proposito: pessimo quell’antiamericanismo d’accatto – che qui da noi va per la maggiore – per cui, al netto di inutili e dannosi catastrofismi della serie “la fine del mondo si avvicina”, ai tempi di Katrina era “gravissima l’impreparazione degli Stati Uniti” e oggi, a proposito di Irene, “certo che gli americani sono sempre i soliti esagerati, pronti a fare di un temporale uno show”. Che poi, anche se fosse?
Ecco un reportage del nostro collaboratore Lele Saveri (il suo nuovo libro Incubi et Succubi uscirà a settembre per Seems Books) e del suo weekend a Ny, prima, durante e dopo Irene.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.