Hype ↓

C’è un problema con molti studenti africani e indiani che non riescono a lasciare l’Ucraina

28 Febbraio 2022

Nelle ultime ore sui giornali internazionali sono state pubblicate diverse testimonianze di studenti universitari stranieri (in particolare indiani e africani) iscritti in diversi atenei ucraini che non riescono a lasciare il Paese. Ci sono state anche dichiarazioni e condanne da parte di diversi governi: quello nigeriano ha diffuso una comunicazione ufficiale in cui afferma di aver ricevuto diverse segnalazioni di suoi cittadini (in Ucraina vivono circa 4000 nigeriani, la maggior parte dei quali sono studenti universitari, come riporta Bbc) ai quali viene impedito di partire verso la Polonia o verso l’Ungheria e la Romania, questi ultimi i Paesi verso i quali il governo nigeriano ha consigliato di scappare.

Anche Clayson Monyela, Foreign Office Official del governo sudafricano, ha detto di aver ricevuto notizie simili da sudafricani residenti in Ucraina: nelle ultime ore si sarebbero moltiplicate le notizie di persone alle quali viene materialmente impedito di oltrepassare il confine con una delle nazioni confinanti con l’Ucraina. Sempre secondo Bbc, ci sarebbero state anche diverse segnalazioni di africani ai quali viene impedito addirittura di salire sugli autobus e sui treni diretti al confine. Il presidente nigeriano Muhammadu Buhari ha detto di aver ricevuto notizia di un gruppo di suoi concittadini ai quali sarebbe stato impedito più volte di recarsi in Polonia: alla fine queste persone sarebbero state costrette a tornare indietro e a provare a dirigersi in Ungheria. «Secondo le convenzioni Onu, tutti coloro che fuggono da una guerra hanno uguale diritto di raggiungere un zona sicura, il colore del loro passaporto o della loro pelle non deve fare alcuna differenza», è scritto sul profilo Twitter della presidenza nigeriana.

Difficoltà a lasciare l’Ucraina, per le stesse ragioni, le stanno incontrando anche gli studenti indiani, sempre secondo quanto riportato da Bbc. In molti si sono rivolti alla loro ambasciata e al loro governo, in tanti hanno raccontato le esperienze di queste ore sui social media. Circolano ormai da qualche giorno diversi video in cui si vedono agenti delle forze dell’ordine ucraine che maltrattano i cittadini stranieri che cercano di mettersi in salvo attraversando il confine. Nei racconti più gravi si parla di pestaggi con i manganelli e di cittadini ucraini (cioè bianchi, nella maggior parte dei casi) a cui viene data la precedenza nel momento in cui c’è da decidere chi far salire sui mezzi che lasciano il Paese.

Le difficoltà crescenti nel portare in salvo cittadini e residenti ucraini hanno portato alla nascita di diverse iniziative benefiche: sulla pagina Instagram di trippin.world c’è un post che ne elenca diverse, spiegando come fare a contribuire con una donazione.

Articoli Suggeriti
5 domande su Alfredo Cospito

Abbiamo parlato del 41bis e dell’ergastolo ostativo con Valeria Verdolini, sociologa che insegna Politiche della sicurezza urbana all'Università degli Studi di Milano Bicocca.

Il tradimento dei social

Dovevano essere dei network, invece sono diventati piattaforme di publishing personale sempre più performative. Il momento della fine è vicino?

Leggi anche ↓
5 domande su Alfredo Cospito

Abbiamo parlato del 41bis e dell’ergastolo ostativo con Valeria Verdolini, sociologa che insegna Politiche della sicurezza urbana all'Università degli Studi di Milano Bicocca.

Il tradimento dei social

Dovevano essere dei network, invece sono diventati piattaforme di publishing personale sempre più performative. Il momento della fine è vicino?

L’arte o la vita?

Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?

Debora Serracchiani e i giorni dell’abbandono del Pd

Se c'è una cosa che racconta la crisi del Partito democratico, questa è la parabola di Serracchiani dal 2009, anno della sua esplosione, all’uscita nella tragica notte elettorale.

Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Vincent Gallo ha endorsato Giorgia Meloni su Instagram e poi ha cancellato il post