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La storia dell’uccellino di Twitter raccontata dal designer che l’ha inventato

25 Luglio 2023

La trasformazione di Twitter in X è probabilmente il rebranding più discusso e confusionario di tutti i tempi (ne abbiamo scritto qui). Larry the Bird, l’uccellino azzurro che è stato il logo di Twitter per praticamente tutta la storia del social, era uno di quei simboli ascesi a icone: «È per questo che siamo così protettivi nei suoi confronti: è la nostra risorsa più conosciuta e riconoscibile», ha spiegato il co-fondatore di Twitter, Biz Stone. Anche l’ex Ceo Jack Dorsey aveva raccontato l’importanza del logo: rappresentava esattamente ciò che Twitter – almeno, il Twitter di quell’epoca – aspirava a essere. «Un’imprevedibile esplosione di informazioni: come i cinguettii degli uccelli».

Ieri, giorno in cui Larry the Bird è morto, il designer Martin Grasser – uno dei tre che ha contribuito alla sua realizzazione, assieme a Todd Waterbury e Angy Che – ne ha raccontato l’origine. Disegnato nel 2012, Larry the Bird rispondeva a tre richieste fondamentali fatte dall’allora dirigenza di Twitter: semplicità, equilibrio e leggibilità. «Doveva essere visibile e riconoscibile a prescindere dalle dimensioni, un po’ come succede con la lettera “e” minuscola», scrive Grasser sul social adesso noto come X. Nel 2012 il logo di Twitter era già un uccellino – «una specie di oca», la definisce Grasser – ma Dorsey voleva qualcosa di più semplice. Non ci furono molte o lunghe discussioni: l’unica richiesta che venne dal Ceo fu di disegnargli un logo bello come quelli di Nike e di Apple.

A quel punto, Drasser e colleghi cominciarono semplicemente a disegnare uccelli. In continuazione, tutto il giorno, per capire «le forme che meglio si conciliavano tra di loro», quelle più adatte allo scopo. Piano piano, i tre disegnatori capirono che la cosa migliore da fare era ritrarre l’uccellino “di profilo”, e dedicarono molta parte del loro tempo e delle loro energie a disegnare la “pancia” giusta, una curva «semplice e neutra», una linea che rispecchiava perfettamente l’intento semplificatore del nuovo logo. «A marzo ricevemmo l’approvazione e a maggio ci fu il lancio. E per 11 anni questo uccellino azzurro ha rappresentato tantissimo», scrive Drasser alla fine del thread.

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