Abbiamo parlato del 41bis e dell’ergastolo ostativo con Valeria Verdolini, sociologa che insegna Politiche della sicurezza urbana all'Università degli Studi di Milano Bicocca.
I russi dicono di aver stanato un’organizzazione di gay e lesbiche a Mariupol
Francis Scarr è un giornalista della Bbc con un ruolo abbastanza peculiare e, di questi tempi, impegnativo: come si legge nella sua bio su Twitter, il suo lavoro consiste nel «guardare la televisione di Stato russa, così non siete costretti a farlo voi». E nel suo monitoraggio di quel che passa sulla tv della Federazione, Scarr ha spesso il privilegio di imbattersi in vere e proprie chicche propagandistiche. È il caso, per esempio, dello “scoop” di Pervyj Kanal secondo il quale a Mariupol l’esercito russo avrebbe stanato una misteriosa organizzazione di gay e lesbiche. Stando a quanto scritto da Scarr su Twitter, la tv russa prosegue nel racconto di questa scoperta aggiungendo un altro dettaglio: il covo di questo gruppo si sarebbe trovato nello stesso edificio nel quale fino a poco tempo fa si nascondevano i cosiddetti «battaglioni nazionalisti» impegnati nella difesa della città dagli invasori russi.
Russian state TV says it has discovered an "organisation of gays and lesbians" in a building in Mariupol where Ukrainian "nationalist battalions" had been based
It was apparently "funded by USAID" and "virtually under the patronage of the US President and Congress" pic.twitter.com/vfFzl4E1dM
— Francis Scarr (@francis_scarr) April 26, 2022
Ovviamente, secondo la tv di Stato russa questa organizzazione (nemica, minacciosa, pericolosa, immaginiamo) Lgbtq+ di Mariupol sarebbe stata finanziata dagli Stati Uniti. Sicuramente dall’Usaid, la United States Agency for International Development, probabilmente su decisione del Congresso se non addirittura del Presidente Joe Biden in persona.
Per quanto surreale sia la notizia, è anche la conferma di un punto fondamentale della propaganda russa: la guerra in Ucraina non è una guerra ma un’«operazione militare speciale» cominciata per liberare il Paese dai mali che l’hanno fin qui afflitto. L’onnipresenza dei neonazisti, come ripetuto più volte da Putin stesso. Il satanismo: da settimane sui social girano tantissime fake news sull’Ucraina come fantomatico centro del satanismo internazionale, e non è un caso che nel video postato da Scarr ci sia un lungo primo piano su quella che sembra essere un’immagine del Bafometto cucita su una specie di tappeto. E poi c’è l’influenza di quelle che il Patriarca di Mosca Kirill definì le «forze del male» dell’Occidente: i Gay Pride, segno della decadenza di quel mondo che ora vuole cancellare la Russia usando l’Ucraina come scusa.