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Un turista americano è precipitato nel Vesuvio mentre si faceva un selfie

15 Luglio 2022

Un turista americano molto affezionato al suo smartphone ha rischiato di morire precipitando nel cratere del Vesuvio pur di recuperarlo. Secondo quanto riporta il Washington Post, Philip Caroll, 23enne di Baltimora, sabato stava facendo una gita sulle pendici del vulcano assieme alla sua famiglia. A un certo punto, come qualsiasi adulto coscienzioso farebbe, Caroll ha deciso di abbandonare il sentiero ufficiale, quello pensato per le gite, e di prenderne uno proibito. Lui e la sua famiglia sono così arrivati fin sulla cima del vulcano, sul bordo del cratere, e lì hanno ovviamente deciso che l’impresa andava immortalata con una foto da pubblicare poi su Instagram. Cercando lo scatto perfetto, a un certo punto Carroll ha perso la presa sullo smartphone ma non la lucidità che lo ha contraddistinto sin dall’inizio di questa sua avventura vesuviana: il giovane ha deciso di sporgersi oltre il bordo del cratere nel tentativo di recuperare il telefono, a quel punto il terreno gli è franato sotto i piedi e lui si è ritrovato a scivolare giù nel cratere.

https://www.facebook.com/gennaro.lametta/posts/pfbid02itnzuojMrEbocvXkaEjHSr3sHn1of2C2NoyLfqJFRD8Jobs1M1hWKGn1XcXrb6oLl

Gennaro Lametta, dirigente di Assoturismo Campania, ha raccontato l’accaduto in un post pubblicato su Facebook: «Questa mattina un turista per motivi ancora da accertare (forse perché non è riuscito ad acquistare il biglietto?), insieme ai suoi familiari si sono avventurati su un sentiero proibito , arrivato sull’orlo del cratere è caduto nella bocca del Vesuvio. Solo grazie all’intervento delle guide vulcanologiche che si sono calate nel cratere è stato possibile recuperare l’incosciente visitatore che è stato denunciato, un ringraziamento a questi esperti professionisti capeggiati dal presidente Paolo Cappelli». Lo stesso Cappelli ha poi raccontato al Mattino che Carroll, dopo essere caduto, si era ritrovato incastrato ed era «in guai seri», era svenuto e rischiava di precipitare per 300 metri ancora se non fosse stato per il tempestivo intervento dei vulcanologi. Nel post Facebook di Lametta si vedono le conseguenze della caduta sul corpo di Carroll: abrasioni su buona parte del corpo, braccia, gambe e schiena ridotte particolarmente male. Nonostante questo, una volta ripresosi grazie alle cure di pronto intervento, l’uomo si è rifiutato di andare in ospedale. Secondo uno studio pubblicato dal Journal of Travel Medicine, tra il gennaio del 2008 e il luglio dello scorso anno, 379 persone in tutto il mondo sono morte mentre si scattavano un selfie.

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