Di cosa si è parlato questa settimana

Il protezionismo trumpiano è durato una settimana, alla fine. Giusto il tempo di causare uno dei più gravi disastri della storia del mercato finanziario.

di Studio
12 Aprile 2025

Stati Uniti – Mi si sono ristretti i dazi
La più memorabile battuta della trilogia del Cavaliere Oscuro è: «Certi uomini vogliono solo veder bruciare il mondo». La pronuncia Alfred nel tentativo di spiegare a Bruce una cosa che quest’ultimo proprio non riesce a capire: che al mondo esistono il caos e i suoi agenti. Ma la frase più importante ed esplicativa Alfred la pronuncia prima di quella: «Non si possono né comprare né dominare, non ci si ragiona né ci si tratta». Alfred parlava di Joker, ma prendete queste frasi e provate a usarle per descrivere il Presidente Usa che ha tolto i dazi, messo i dazi e in una settimana fatto precipitare nel profondo rosso i mercati finanziari di tutto il mondo. Perché lo ha fatto?, si stanno chiedendo tutti da giorni. La risposta c’è ma, come Bruce Wayne, non vogliamo ammettere che certi uomini vogliono solo veder bruciare il mondo.

Cronaca – Giovane e inesperto
Le 75 coltellate inflitte da Filippo Turetta a Giulia Cecchettin sono state conseguenza dell’inesperienza e dell’inabilità, hanno deciso i giudici: non è stata quindi riconosciuta l’aggravante della crudeltà alla condanna all’ergastolo. Sui social, già inondati di post e video sui femminicidi della scorsa settimana, sono subito arrivati i “trend” a tema: da chi simula 75 colpi allo scopo di dimostrare la durata e l’accanimento necessari per infliggerli a chi ringrazia il fidanzato di non essere un femminicida (il testo in sovrimpressione è: «In un mondo di uomini che tolgono la vita alle donne, io ringrazio ogni giorno di avere un uomo che di vite me ne ha ridate 1000»). Intanto Turetta è diventato una specie di patrono degli incel. Ancora una volta i social si dimostrano una cassa di risonanza mostruosa di una realtà già mostruosa di suo. 

Società – Codice scontro
L’11 aprile verrà sicuramente ricordata come la giornata nella quale il sito dell’Istat ha registrato il maggior numero di visite nella sua storia. Chi lo avrebbe mai detto che tanto interesse avrebbe destato un aggiornamento dei codici Ateco (eravamo in mezzo alla pandemia l’ultima volta che questa parola è stata una notizia), che le cifre 99.96.92 si sarebbero subito impresse nella memoria di così tante persone. Ma per quanto la burocrazia sia in Italia la forza inarrestabile, la legge rimane oggetto inamovibile: per legalizzare la prostituzione nel nostro Paese serve una legge, non bastano tre coppie di numeri. Che però bastano per emettere fattura, come ha spiegato l’Istat nel suo primo “contenuto” diventato virale.

Letteratura – Stop the Pynchon
A dicembre del 2024, nel thread Reddit r/ThomasPynchon (un’isola felicissima per gli amanti dello scrittore americano), un utente pubblicava un post intitolato “Gut feeling Pynchon releases a book next year”. «C’entra il fatto che Trump ha vinto le elezioni. E poi che Paul Thomas Anderson sta probabilmente adattando Vineland (anche se con un altro titolo) e anche tutte queste voci che girano ormai da tempo sul fatto che sta per arrivare un suo nuovo romanzo, ecco, tutte queste cose mi fanno pensare che l’anno prossimo avremo un nuovo romanzo di Thomas Pynchon. Il tempismo mi sembra perfetto». E in effetti lo è, visto che la casa editrice americana Penguin Random House ha appena annunciato che il nuovo romanzo di Pynchon, Shadow Ticket, sarà in libreria dal 7 ottobre.

Cinema – David e Golia
L’inizio della primavera è sempre uno dei periodi dell’anno in cui si discute di più di cinema, in Italia. Perché ci sono le candidature ai David di Donatello, quest’anno dominate da quattro film (BerlinguerL’arte della gioiaParthenope Vermiglio). Perché si scopre la Selezione ufficiale del Festival di Cannes, poche volte così attesa dopo che l’anno scorso dalla Croisette sono passati quasi tutti i film più chiacchierati e premiati dell’anno (AnoraThe SubstanceEmilia Perez). E anche perché si comincia a pensare alla Mostra del cinema di Venezia, che in questi giorni annuncia sempre il Leone d’oro alla carriera della nuova edizione. E si comincia benissimo, visto che quest’anno il premio andrà a Werner Herzog.

Moda – Dalla pradella alla Versace
Nelle puntate precedenti: lo scorso 13 marzo era stato annunciato l’arrivo di Dario Vitale, con una lunga carriera alle spalle come Image and Design Director da Miu Miu, alla direzione creativa di Versace. Nello stesso annuncio, si specificava che Donatella Versace avrebbe rivestito il ruolo di Chief Brand Ambassador e si sarebbe concentrata sulle attività filantropiche del marchio, incluse quelle della Fondazione Versace. E ora, il gran finale: Versace torna a casa. Nel settore si vociferava da mesi e ora la notizia è stata confermata: il Gruppo Prada acquisirà la proprietà di Versace da Capri Holdings con un’operazione del valore di 1,25 miliardi di euro.

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L'operazione da 1,2 miliardi di euro riporterà la proprietà dello storico marchio in Italia.

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