Una conversazione libera tra due Millennial su matrimonio gay, diritti acquisiti e diritti da conquistare, vite da privilegiati e vittimismo social, militanze vecchie e nuove e prospettive per il futuro.
È normale sentirsi tristi durante le feste, dice il New York Times

Sentirsi tristi è sempre difficile, ma durante le vacanze diventa ancora più difficile: lo spirito delle feste allieta soltanto chi sta bene. Per chi si sente giù, i pranzi e le cene in famiglia sono praticamente un incubo, per non parlare della festa di Capodanno. «All I want for Christmas is a nap», scrive
Come sottolinea sempre utti si stanno divertendo, tranne me». Per affrontare questo tipo di pensieri negativi suggerisce prima di tutto di lasciar perdere i social in cui la gente si vanta di quello che ha (come Instagram) e di non pretendere di aderire a tutti i costi a un ideale precostituito di “festa”, con la famiglia, l’albero di Natale, i doni e tutto il resto: se necessario, inventarsi un’alternativa su misura, cercando invece connessioni, anche virtuali, con persone che si trovano nella stessa situazione.
sentirsi tristi durante le vacanze è tutt’altro che insolito e non è neanche un fenomeno recente. «È un tipo di depressione, causata da aspettative non realistiche, che si verifica spesso durante le vacanze», scriveva Marcia Saft più di 30 anni fa. La sensazione di chi si sente triste in questo periodo è legata alla stessa semplificazione che può colpire alcune persone durante il mese di agosto: «tLane Moore, autrice di How to Be Alone, racconta di aver ricevuto moltissime risposte quando ha condiviso la sua solitudine e tristezza vacanziera su Twitter. Anche lei conferma che il periodo delle vacanze può rivelarsi «infinitamente più doloroso» della solitudine di tutti i giorni, suscitando la certezza di non avere ciò che “dovremmo avere” per sentirci felici. Chi non è clinicamente depresso tornerà a stare meglio con il ritorno alla routine quotidiana. Nel frattempo