Intervista a Carlos Moreno, l'urbanista franco-colombiano che ha teorizzato il concetto di Human Smart City e la necessità di creare quartieri in cui tutto sia a portata di mano.
Il primo uomo nella storia sulla copertina di British Vogue è Timothée Chalamet
In 106 anni di storia di British Vogue non c’è mai stato un uomo da solo sulla sua copertina, poi è arrivato Timothée Chalamet. C’è da dire che Chalamet è per molti ormai una sorta di ossessione, apprezzato per le sue interpretazioni sul grande schermo – l’ultima è quella nel nuovo film di Luca Guadagnino, Bones and All, una storia di adolescenza e cannibalismo nell’America reaganiana – e per i look mostrati sul red carpet, come l’abito rosso con la schiena scoperta con il quale si è presentato sul red carpet dell’ultimo Festival di Venezia. E ora è arrivato anche sulla copertina di British Vogue, fotografato da Steven Meisel.
For the first time in British Vogue’s 106-year history, a man is flying solo on the cover. At 26, @RealChalamet is already a consummate, cool-as-they-come movie star, and in the October 2022 issue, @GilesHattersley goes in search of the real boy wonder. https://t.co/rvnqmsZIAb pic.twitter.com/4MgySi3cnV
— British Vogue (@BritishVogue) September 15, 2022
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A dire la verità ce ne sono state diverse, di celebrità maschili in prima pagina per la rivista. Brooklyn Beckham, per esempio, o anche Marcus Rashford. Ma se il primo era accompagnato da sua moglie Nicola Peltz, il secondo è stato ritratto con la modella Adwoa Aboah. Vogue ha sottolineato che c’era una motivazione dietro la decisione di non mettere un uomo da solo in copertina: la rivista si è sempre considerata uno spazio per celebrare prima di tutto le donne visto che gli uomini, nel corso della storia, di prime pagine di riviste ne hanno avute moltissime. Poi è arrivata l’eccezione alla regola, Timothée Chalamet. Ma perché proprio lui? L’attore, secondo la redazione di Vogue, rappresenta la modernità, il superamento delle nozioni di genere. Un po’ come Harry Styles, finito sulla copertina di Vogue Us con addosso un abito da donna. La popstar e Chalamet hanno questo in comune: sono una dimostrazione del superamento del vecchio concetto, della vecchia estetica di mascolinità.