Lucky Red, distributore italiano del film, ha deciso di riportarlo in sala in occasione della Festa della Liberazione.
Il primo trailer di The Whale, il film di Darren Aronofsky con Brendan Fraser
Secondo tutti, noi compresi, The Whale è il film che segna la rinascita di Brendan Fraser, attore-simbolo degli anni Novanta. The Whale ha stupito e commosso tutti al Festival di Venezia – tanto da guadagnarsi una standing ovation di ben sei minuti, un successo ripetuto poi anche al Toronto Film Festival e al London Film Festival – persino lo stesso Brendan Fraser, che dopo la proiezione al Lido si è lasciato andare a un pianto emozionato. Fraser è il protagonista, anzi, il centro di The Whale: lo sapevamo già ma il primo trailer del film, uscito oggi, ce ne dà un’ulteriore conferma.
Nel trailer è possibile vedere l’incredibile trasformazione fisica di Brendan Fraser, che nel film interpreta un insegnante di inglese affetto da obesità, mentre pone una domanda. Sembra chiedere, proprio agli spettatori: «Avete mai la sensazione che le persone siano incapaci di non preoccuparsi?». Poi dà anche una risposta: «Le persone sono incredibili». The Whale, che uscirà il 9 dicembre negli Stati Uniti (per l’Italia una data ancora non c’è), è l’ultimo film del regista Darren Aronofsky e racconta la storia di questo professore di inglese che cerca di ricostruire il rapporto con la figlia 17enne (interpretata da Sadie Sink, Max di Stranger Things). Oltre a Brendan Fraser e Sadie Sink, nel film ci sono anche Hong Chau, Samantha Morton e Ty Simpkins. Il lungometraggio è stato prodotto da A24 e si basa sull’opera teatrale di Samuel D. Hunter.
Secondo molti addetti ai lavori, Fraser sarebbe tra i favoriti per vittoria all’Oscar nella categoria “Miglior attore protagonista”. Merito suo, ovviamente, ma forse anche di Aronofsky: come ricorda IndieWire, il regista ha l’abitudine di “costringere” gli attori e le attrici alle migliori interpretazioni delle loro carriere. È successo già con Ellen Burstyn, stata nominata come migliore attrice protagonista per Requiem for a Dream, e con Natalie Portman, che la statuetta l’ha vinta grazie a Black Swan.

Subito dopo la vittoria dell'Akatugawa Prize, il Premio Strega giapponese, la giovane autrice Rie Qudan ha detto di essersi fatta aiutare dall'AI per scrivere il romanzo. E di essersi trovata benissimo.