L'economia dell'attenzione non lascia scampo: Demna da Gucci è la notizia della settimana, arrendetevi, è inutile che proviate a cercare altro nei vostri feed.
Cosa sappiamo del nuovo film di Roman Polanski, che uscirà a settembre
The Palace, il nuovo film di Roman Polanski, arriverà nelle sale cinematografiche italiane il 28 settembre. A ormai quattro anni da L’ufficiale e la spia, film che gli valse il Gran premio della Giuria alla Mostra del Cinema di Venezia del 2019, Polanski torna dunque al cinema. Per The Palace, il regista ha riunito un cast internazionale nel quale spiccano i nomi di Oliver Masucci, Fanny Ardant, John Cleese, Joaquin de Almeida, Luca Barbareschi (che del film è anche produttore, tramite la sua Èliseo, assieme a Rai Cinema), Milan Peschel, Bronwyn James, Fortunato Cerlino, Michelle Shapa e Mickey Rourke. Del film Polanski firma anche la sceneggiatura, assieme a Jerzy Skolimovski e a Ewa Piąskowska. Il montaggio è stato affidato a Hervé De Luze e la colonna sonora l’ha realizzata Alexandre Desplat.
Il palace a cui si fa riferimento nel titolo del film è il Palace Hotel, un sontuoso castello di inizio Novecento costruito tra le montagne svizzere, nei pressi di Gstaad, da un architetto appassionato di mistica. Tutti gli anni, per la notte di Capodanno, al Palace Hotel si ritrovano ospiti ricchi, viziati e viziosi provenienti da tutto il mondo, per godersi i lussi della struttura e la sua atmosfera gotico fiabesca. The Palace comincia durante una di queste feste di Capodanno, quella del 31 dicembre del 1999. A introdurci in questa specie di mondo parallelo è Hansueli, il cinquantenne manager dell’albergo, che conosciamo mentre è impegnato a ispezionare con piglio quasi militaresco i membri del suo staff: tutto deve essere in perfetto ordine, perché a breve arriveranno gli ospiti e il party avrà inizio. Una schiera di camerieri, facchini, cuochi e receptionist si prepara ad affrontare – e, sperano, accontentare – le assurde richieste dei ricchi e potenti che hanno deciso di accogliere l’anno nuovo al Palace. Il film è il racconto di queste richieste, delle persone che le fanno e di quelle che le esaudiscono, una commedia provocatoria, assurda, nera.
Una persona – le cui dichiarazioni sono state riprese anche da Variety – che ha lavorato al film lo ha paragonato a Per favore, non mordermi sul collo! e descritto come «una commedia che racconta l’ingenuità, l’edonismo, la corruzione e le disuguaglianze sociali che sono alla base di tutti i problemi del mondo contemporaneo».