Hype ↓
News ↓
00:20 sabato 22 marzo 2025
Il governo serbo è accusato di aver usato un “cannone sonoro”, un’arma illegale, contro i manifestanti di Belgrado. E adesso i manifestanti chiedono un'indagine indipendente per scoprire cosa è successo davvero.
I Fontaines D.C. hanno fatto una bellissima cover di “Heart-Shaped Box” dei Nirvana. Cucendola assieme a "Can You Feel My Heart" dei Bring Me The Horizon.
Prima di morire, David Lynch aveva iniziato a lavorare a una nuova serie tv. Lo ha confermato in un'intervista l'attrice Naomi Watts, che avrebbe dovuto essere la protagonista assieme a Laura Dern.
Il marchio cinese BYD dice di aver inventato un’auto elettrica che si ricarica in 5 minuti. E sarebbe un altro bel problema per Tesla, che continua a perdere valore.
È uscito il primo trailer di Together, uno dei film più attesi dell’anno. Presentato all'ultimo Sundance, ha raccolto recensioni tutte entusiastiche.
Se volete leggere tutto il Manifesto di Ventotene, è scaricabile dal sito del Senato. Così capirete se questa Europa è la vostra oppure no, come ha detto Giorgia Meloni alla Camera.
Il governo francese invierà un manuale di sopravvivenza alla guerra in tutte le case del Paese. L'obiettivo è fare in modo che tutti sappiano affrontare «minacce imminenti», hanno riferito fonti vicine al Primo ministro Bayrou.
Quella volta che Nadia Cassini rischiò di andare in carcere per aver mostrato il perizoma in tv. L'attrice, protagonista della commedia sexy all'italiana, è morta oggi a 76 anni.

Testimoni(al) o pregiudicati?

Pagati per non pubblicizzare: se i brand prendono le distanze dalle celeb.

09 Settembre 2011

Non tutti se la cavano come Kate Moss. Che a lei sia concesso di imbellettarsi il naso in uno studio di registrazione all’alba dell’ennesimo contratto con la maxi catena di abbigliamento per sue emule, TopShop, salvo poi scoprire che il  tempo libero della modella ha un costo d’immagine, e alto, anche per TopShop stesso. Quella volta però la modella dovette fare un mea culpa che a differenza degli americani non prevede pubblica gogna televisiva, ma no, le era bastato limitare le uscite, farsi vedere più diurna che notturna e ritornare in linea. Per ridisegnare borse di Mulberry, sbattere le ciglia  “The London Look” per Rimmel e farsi rifotografare insieme al magnate di TopShop ci vollero pochi mesi. I contratti bruciati furono poche migliaia di sterline che la top recuperò ampiamente dopo.

Ma non tutti sono Kate Moss. C’è chi a 19 anni non era nudo davanti a Mario Testino, e che con solo qualche anno in più era sì nudo, ma in una limousine con una serie di altri compagni di casa alla Grande Fratello. E soprattutto era nudo di fronte a milioni di telespettatori che Jersey Shore se lo divorano come alette di pollo fritto. Mike The Situation, uomo latino palestrato con orecchini di zirconi e mani grandi pronte a gesticolare all’italiana, è uno dei prediletti e più disinibiti nella casa di Jersey Shore, telefilm-reality arrivato alla terza stagione, con pure trasferta fiorentina davanti a un Matteo Renzi imbarazzato. Mike The Situation però, se tante ne fa cadere durante le sue performance in club e simili, oltre al sindaco di Firenze  si è inimicato un grande “ideale” americano, un brand che nei giorni scorsi  è arrivato a chiedere al protagonista del reality di evitare, anzi, smettere completamente (e subito, grazie) di indossare capi firmati Abercrombie&Fitch. Il colosso del look da weekender avrebbe staccato un discreto assegno per togliersi dalla pubblicità gratuita che The Situation offriva loro indossando in diretta jeans baggy, felpe e t-shirt del marchio. La domanda è sorta spontanea: cosa ci siamo persi per non trovare una differenza tra i pettorali modificati del protagonista di Jersey Shore e i commessi del brand palestrati allo stesso modo (cioè con tutto lo sforzo aerobico a vista come The Situation)? Semplice, la buona stoffa kennedyana che fa degli attori di Jersey Shore –fenomeno americano che senza America e dinamiche usa non potrebbe esistere- volgari pupazzi un po’ troppo ignoranti mentre dei modelli/commessi di Abercrombie dei bravi ragazzi preppy, con (s)fortunatamente un fisico molto atletico. Del resto Abercrombie&Fitch di base è una linea per abbigliamento da tempo libero, meglio se sportivo. Ben vengano allora giovani prestanti, magari non sguaiati e lascivi come Mike, Mike The Situation.

Se il fascino latino  non è piaciuto a A&F ancora più fresca è la notizia di una telefonata fatta alla polizia che torchia da settimane Anders Behring Brevik: gli alti vertici di Lacoste gradirebbero che durante processi e riprese televisive il terrorista di Oslo non sbandierasse sotto il naso dei media la sua mania per il brand francese. Inequivocabili, e imbarazzanti, tutte le polo che Brevik ha indossato, e con cui tutti i giornali l’hanno ripreso mentre sfilava imperterrito e sostava nel van della polizia. La notizia della chiamata di diffida da parte di Lacoste è stata intercettata dal quotidiano Dagladet, e la maison francese non è corsa a negare il fatto. Che la centenaria polo sia associata all’estremista norvegese ha fatto preoccupare non poco la casa d’abbigliamento che avrebbe amato molto di più essere al centro di un altro evento attuale, gli Us Open di queste settimane. Staremo a vedere se nelle prossime uscite pubbliche indossrà ancora quella che chiama la sua divisa o se in linea con i nuovi tempi, subirà gli scossoni (meno borghesi) del contatto con gli altri carcerati.

Estremi che si toccano, brand del comfortwear o casual che si fanno l’autogol senza potersi difendere del tutto. Non si tratta di  griffe o linee deluxe, ma di chiari marchi-simbolo del lifestyle quotidiano, di brand accessibili, desiderabili e comprabili al punto da farne una divisa quotidiana. E ancora, a differenza di casistiche del passato sportivo, i due fenomeni mediatici dell’estate sono stati immediatamente placcati e ridimensionati, perché per quanto criticabili e nocivi avevano più visibilità di qualunque campagna lanciata negli stessi giorni.  Una corsa ai ripari da parte dei brand che si distacca – e di molto- dalla celerità di contratti stracciati, si dice, per giusta causa, come quelli dello sport. Pagato per vincere, mollato se i risultati deludono. Cambia la solfa però se anche qui l’etica si fa sentire prepotentemente. Così Tiger Woods per le sue scappatelle crolla e lascia il primo posto di uomo sportivo più pagato del mondo (dai testimonial che adorano il bel vestire su campo 18 buche) quando nel 2009 perse in poche settimane il benestare di Gatorade come di Tag Heuer. Oppure gli happy end per chi da super quaterback quale Michael Vick si trova a vivere in una trama alla Snatch tra incontri clandestini di pittbull, che perde tutto il margine di successo e stima guadagnato, che non è più il giocatore più pagato della Lega  e che peraltro sta fermo quattro giri  prima di tornare al via–pulito e perdonato dagli americani- a disputare partite di ottimo livello. Tanto che le sue quotazioni, nonostante la fedina penale sporca, continuano a salire. Sugli sponsor ci stanno ancora lavorando Woods&co ci stanno ancora lavorando ma nello sport, lo ricordi il povero Mike The Situation, la memoria è più breve. E le maglie (sponsor) perdonano di grado le cadute di stile.

Articoli Suggeriti
di Studio
Di cosa si è parlato questa settimana

L'economia dell'attenzione non lascia scampo: Demna da Gucci è la notizia della settimana, arrendetevi, è inutile che proviate a cercare altro nei vostri feed.

Hanno fatto un film su quello che è successo durante le riprese di Ultimo tango a Parigi

Racconta la storia di Maria Schneider prima, durante e dopo il trauma.

Related ↓
di Studio
Di cosa si è parlato questa settimana

L'economia dell'attenzione non lascia scampo: Demna da Gucci è la notizia della settimana, arrendetevi, è inutile che proviate a cercare altro nei vostri feed.

Hanno fatto un film su quello che è successo durante le riprese di Ultimo tango a Parigi

Racconta la storia di Maria Schneider prima, durante e dopo il trauma.

Trump ha trasformato la Casa Bianca in una concessionaria Tesla

Una baracconata che il Presidente ha concluso comprando una Tesla Model S e invitando tutti a fare come lui.

È morto Sergio Ricciardone, fondatore e direttore del C2C festival di Torino

Aveva 53 anni e grazie a lui il festival è diventato uno degli eventi musicali più importanti d'Europa.

I CCCP hanno annunciato un ultimo tour, un film e anche un disco

Il “Gran Gala Punkettone”, lo spettacolo che ha dato il via al tour della reunion, sarà disponibile in dvd e diventerà anche un disco.

C’è ancora domani di Paola Cortellesi sta andando benissimo anche in Cina

Uscito soltanto tre giorni fa, il film è già arrivato al quarto posto del box office cinese.