Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
Spider-Man è il primo film a superare il miliardo di incassi dall’inizio della pandemia
È la storia più vecchia e più banale che ci sia: c’è un mondo in grandissima difficoltà, un universo che rischia di non sopravvivere alle avversità e un supereroe che arriva all’ultimo momento utile prima della catastrofe, un salvatore che alla fine risolve tutti i problemi. In questo caso, il supereroe è Spider-Man e il mondo da salvare è quello del cinema: stando ai numeri del botteghino americano e internazionale, il lanciaragnatele potrebbe essere davvero la luce tanto attesa alla fine di un tunnel dentro il quale il cinema e i cinema sembrano incastrati da due anni.
Spider-Man: No Way Home, l’ultimo capitolo della (prima?) trilogia Marvel-Sony dedicata a Peter Parker, sta inanellando una serie di record d’incassi che sarebbero incredibili anche in un momento “normale” della nostra vita e della nostra storia. Se questi numeri vengono poi letti con la consapevolezza di una pandemia che pare non finire mai e che in queste settimane, con la rapidissima diffusione della variante Omicron, pare averci riportato (di nuovo) al punto di partenza, questi numeri diventano semplicemente miracolosi. Solo negli Stati Uniti, No Way Home ha già incassato 467 milioni di dollari, 81 nell’ultimo fine settimana. Già adesso, è il film Sony che ha incassato di più nella storia della casa di produzione, primato strappato a Jumanji – Benvenuti nella giungla. Come se tutto questo non fosse già abbastanza, No Way Home è appena diventato il primo film uscito dopo l’inizio della pandemia a superare il miliardo di dollari d’incasso al botteghino internazionale. La cifra è di per sé enorme, ma la cosa davvero sorprendente è quanto poco tempo sia stato necessario a questo film per raggiungerla: più o meno ci ha impiegato quanto ci impiegarono Avengers: Infinity War e Star Wars: Il Risveglio della Forza, film usciti prima che il Coronavirus cambiasse l’industria cinematografica e, in generale, le nostre vite.
Gli addetti ai lavori stanno incontrando non poche difficoltà a spiegare il successo di No Way Home: come riporta The AV Club, diversi analisti del mercato cinematografico sono stati costretti a ridurre le loro analisi al fatto che, semplicemente ma evidentemente, «alla gente piacciono i film di Spider-Man». Quelli che comunque, nonostante le difficoltà, si sforzano di trovare una spiegazione più articolata dicono che probabilmente una delle ragioni del successo è anche la scarsa concorrenza. Nelle sale cinematografiche americane in questo momento ci sono anche Sing 2, Licorice Pizza, West Side Story, Matrix Resurrections, The King’s Man, American Underdog e A Journal For Jordan: se Sing 2, tutto sommato, ha rispettato le aspettative e Licorice Pizza ha ricevuto una distribuzione ancora troppo limitata per poterne giudicare il successo, il nuovo Matrix ha incassato fin qui soltanto 22 milioni, The King’s Man (il prequel di Kingsman – Secret Service, il film in cui c’è Colin Firth in quella scena), West Side Story di Steven Spielberg e A Journal For Jordan di Denzel Washington stanno andando malissimo. Però, resta la domanda, il classico “è venuto prima l’uovo o la gallina” cinematografico: il pubblico non va a vedere questi film perché preferisce Spider-Man o preferisce Spider-Man perché l’alternativa sono questi film?

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.