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La Spagna ha previsto un piano in 4 fasi per il ritorno alla normalità
Il tanto atteso allentamento delle misure per contenere la pandemia in Spagna, iniziato domenica 26 aprile permettendo ai bambini di età inferiore ai 14 anni di uscire di casa per giocare un’ora al giorno, si snoderà in 4 fasi, che permetteranno a detta del primo ministro Pedro Sánchez di tornare alla normalità, anzi a una «nuova normalità», gradualmente, e senza correre rischi, dopo una fase preparatoria (detta “fase 0”), che partirà dal prossimo weekend e durante la quale verrà data la possibilità ai cittadini di uscire per fare esercizio fisico.
Nella “fase 1”, dal 10 maggio (ma che nelle Isole Baleari e alle Canarie inizierà il 4 maggio per la scarsità di casi di Coronavirus registrati) saranno consentiti gli spostamenti in auto ma a condizione che si trovino nella stessa provincia. In caso contrario, tali viaggi non saranno permessi almeno fino alla fine di giugno. I bar potranno riaprire, ma soltanto favorendo l’asporto e il consumo all’esterno del locale, mentre saranno possibili i contatti sociali tra persone nella stessa città che non siano considerate a rischio (evitando quindi gli anziani). Anche gli hotel potranno riaprire, ma chiudendo le aree comuni a disposizione degli ospiti, come i buffet.
Nonostante il governo non abbia ancora condiviso date specifiche per le fasi successive (che potrebbero variare anche da provincia a provincia), come suggerisce El Paìs nella “fase 2” i cittadini potranno entrare all’interno di bar e ristoranti, che dovranno però limitare i posti a sedere, così come i cinema, i musei, i teatri e gli auditorium (con una capacità del 30 per cento rispetto alla capienza). In occasione di concerti ed eventi all’aperto invece, è stato fissato un massimo di 400 persone presenti, e tutte rigorosamente sedute. Benché le scuole non riapriranno fino a settembre, offriranno lezioni ai bambini di età inferiore ai sei anni, ma solo su richiesta dei genitori.
Bisognerà però attendere la “fase 3”per un maggiore allentamento delle restrizioni di mobilità, (sebbene con la costante raccomandazione di indossare mascherine fuori casa e, soprattutto, sui trasporti pubblici). È probabile che questa fase venga attuata a metà giugno. Per quanto riguarda le spiagge e le piscine, verranno forniti maggiori dettagli sul loro uso in futuro, ma è già stato anticipato che ci sarà un limite di ingressi e che le persone dovranno osservare una distanza sociale di due metri. “Fase 0”, “fase 1”, “fase 2” e “fase 3” saranno quindi necessarie per giungere all’obiettivo, un momento definito da Sanchez in una conferenza di martedì 18 aprile come una “nuova normalità”, auspicata per fine giugno. Intanto, l’esecutivo Psoe-Podemos ha affermato che verrà raccomandato l’uso di biciclette, smart working o, in alternativa, orari scaglionati nei luoghi di lavoro per evitare la folla sul trasporto pubblico.

Nonostante i femminicidi, anche in Italia i contenuti legati alla manosfera sono sempre più numerosi e consumati. Tanto che è inevitabile chiedersi: com'è possibile che a un'ideologia così violenta venga ancora permesso di diffondersi?