Una conversazione libera tra due Millennial su matrimonio gay, diritti acquisiti e diritti da conquistare, vite da privilegiati e vittimismo social, militanze vecchie e nuove e prospettive per il futuro.
A Londra andrà in scena un musical su Silvio Berlusconi
Al teatro Southwark Playhouse di Londra, in primavera, andrà in scena uno spettacolo teatrale su Silvio Berlusconi intitolato, a scanso di equivoci, Berlusconi. Si tratta di un musical: probabilmente, come sottolinea il Guardian, il genere più adatto per raccontare la storia di un amante della musica che si è sempre mostrato orgoglioso delle prodezze canore prodotte con l’accompagnamento della chitarra acustica del fido Mariano Apicella. Nella colonna sonora del musical ci sono canzoni i cui titolo sono un vero e proprio testamento alla carriera politica di Berlusconi: si comincia con “Bunga Bunga”, che immaginiamo sia una trasposizione musicata delle cene eleganti di Arcore; si prosegue con “Thank Goodness for Silvio”, chissà, forse una cover in lingua inglese della ormai leggendaria “Meno male che Silvio c’è”; e si arriva fino a “My Weekend with Vladimir”, storia dell’amicizia tra l’ex presidente del Consiglio italiano e il capo di Stato della Federazione russa, dallo spirito di Pratica di Mare ai dolcissimi scambi di casse di vodka e lambrusco.
La produttrice del musical, Francesca Moody – tra le altre cose anche produttrice di Fleabag – ha definito quest’opera «una storia quasi vera». Una storia che comincia alla vigilia del verdetto nel processo per frode fiscale – verdetto di colpevolezza, l’ex Cavaliere è stato infatti condannato a quattro anni di carcere con sentenza passata in giudicato – e racconta i pensieri di Silvio Berlusconi in quella giornata. L’ex premier riflette sulla sua ascesa e sulla sua caduta e, con una decisione quintessenzialmente berlusconiana, decide che l’unico biografo degno di raccontare la vita di Silvio Berlusconi è Silvio Berlusconi. Il musical però, come sottolinea Moody, mette anche l’ex primo ministro italiano sotto «una feroce lente femminista». Infatti la storia è raccontata anche dal punto di vista di tre donne che, in un modo o nell’altro, hanno fatto parte della sua vita: il magistrato Ilda Boccassini, l’attrice Veronica Lario, la seconda moglie di Berlusconi, e infine una giornalista definita come «ispirata a un personaggio realmente esistito». Nel musical ci sono anche diversi accostamenti e paragoni con altri politici contemporanei: Berlusconi è descritto come una specie di Boris Johnson o Donald Trump italiano, che con il suo carisma fatto di «sorrisi e occhiolini» è riuscito a «dettare le sue regole» e arrivare al potere.
Non è la prima volta che Silvio Berlusconi è rappresentato come il protagonista di opere cinematografiche o teatrali: nel 2018 c’è stato il biopic Loro, diretto da Paolo Sorrentino e con protagonista Toni Servillo; nel 2015 c’è stato un altro musical, intitolato, ancora una volta a scanso di equivoci, Berlusconi – The Musical, prodotto in Danimarca.