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L’assurda setta religiosa del Tennessee che venera i gatti

09 Settembre 2016

In Tennessee c’è una setta che venera il gatto, pensando che sia una creatura divina che custodisce in sé le 144 mila anime citate nel Nuovo Testamento. Il gruppo è nato intorno al 2013 quando un reverendo statunitense, Sheryl Ruthven, insieme a poche decine di seguaci, ha lasciato lo Stato di Washington alla volta della città di Columbia, Tennessee, nella speranza di trovare in questo luogo pace e serenità, nell’attesa dell’apocalisse che il suo culto va predicando.

Lungo la strada, la setta ha deciso di raccogliere e portare con sé il maggior numero di gatti possibile, animali che secondo Ruthven sono in realtà esseri soprannaturali sotto mentite spoglie, gli unici a poter salvare i fedeli dall’imminente catastrofe. I suoi seguaci così hanno messo in piedi a Columbia un gattile no-profit, l’Eden di Eva, descrivendosi nei termini di un gruppo pacifico devoto a madre natura che vive in piena armonia col resto del mondo.

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La pratica religiosa del salvare gatti randagi deriva dalla stessa Ruthven: il reverendo infatti ha convinto i membri della sua setta che lavorare nel gattile è parte integrante della loro vita spirituale. L’ossessione di Ruthven per questi animali, efficacemente tramandata ai suoi seguaci, è nata quando Eva, il suo gatto, è scomparso: la donna ha decifrato l’evento come una sorta di chiamata divina volta a salvare e ad accudire i felini domestici. 

L’Eden di Eva ha da subito avuto l’approvazione da parte dei cittadini di Columbia, grazie anche ai video realizzati per promuovere il loro lavoro e alle interviste rilasciate, dove i sedicenti fondamenti religiosi sono sempre passati sotto silenzio. L’unica traccia della loro intensa devozione all’animale era il logo del gattile, raffigurante Bastit, la divinità egiziana rappresentata come una gatta. Oggi, a causa di una serie di conflitti interni al gruppo, Ruthven è stata allontana e non gestisce più l’Eden di Eva, che però continua a esistere e a dedicarsi alle sue attività.

In testata: una donna sfama alcuni gatti nel distretto di Eyup di Istanbul (Ozan Kose/Getty Images).
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