Il Science Museum ha organizzato una mostra per farsi aiutare a leggere la lavagna di Hawking
Tra gli oggetti preferiti di Stephen Hawking c’era una lavagna nera. Durante una conferenza tenuta nel 1980, riempì quella lavagna di fumetti, scarabocchi ed equazioni. A quarant’anni di distanza da quella conferenza, il significato dei fumetti, degli scarabocchi e delle equazioni disegnati da Hawking quel giorno sono diventati un vero e proprio mistero. Un mistero che per Juan-Anders Leon, l’uomo a cui è stata assegnata la responsabilità di “conservare” l’ufficio di Hawking, è diventato una vera e propria ossessione. Ed è (anche) per aiutare Leon a risolvere il mistero della lavagna che il Science Museum di Londra ha realizzato la mostra Stephen Hawking at Work, un’esposizione di oggetti presi dall’ufficio di Hawking tra i quali spicca, appunto, la lavagna di cui sopra.
La speranza di Leon è che qualcuno dei presenti alla conferenza tenuta da Hawking quarant’anni fa visiti la mostra e lo aiuti a decifrare il significato dei fumetti, degli scarabocchi e delle equazioni. Compito tutt’altro che semplice: tra gli argomenti trattati in quella conferenza c’erano superspazio e supergravità. «Ma cercheremo comunque di provare a dare delle interpretazioni» ai “messaggi” lasciati da Hawking, ha detto Leon.
Oltre alla lavagna, nella mostra del Science Museum saranno esposti anche un rara copia della tesi con la quale Hawking si guadagnò il PhD, la sua sedia a rotelle, una scommessa “ufficiale” in cui Hawking puntava tutto sulla sua convinzione che le informazioni inghiottite da un buco nero vanno perse per sempre, e una giacca personalizzata regalatagli dagli autori dei Simpson per ringraziarlo per tutte le sue “comparsate” a Springfield. E questi oggetti sono solo una parte degli oltre 700 conservati nell’ufficio di Hawking, reperti che una squadra del Science Museum sta catalogando e fotografando: l’intenzione è quella di mettere online tutte le foto, disponibili gratuitamente per tutti, con una piccola descrizione della storia e del significato dell’oggetto nella vita e nella carriera di Hawking. «La gente non sa molto di come fosse la vita quotidiana di Stephen Hawking e, siccome faceva un mestiere peculiare come il fisico teorico, viene difficile immaginare cosa fosse per lui un lunedì come tanti, per esempio», ha detto Leon, spiegando le altre ragioni che lo hanno spinto ad organizzare la mostra assieme al Science Museum.