Hanno partecipato i cittadini di 40 città, 150 mila solo a Madrid: chiedono tutti «la fine del racket degli affitti».
A San Francisco hanno preso per vero un cartello che dice che si può rubare merce fino a un massimo di 950 dollari
A San Francisco prendono estremamente sul serio la segnaletica stradale, anche quando la segnaletica stradale riporta messaggi, per così dire, ambigui. Per esempio: se a San Francisco incappano in un cartello stradale che dice “Notice, stolen goods must remain under $950″ lo prendono sul serio. Tanto da contattare le autorità locali per chiedere se il cartello è vero e se possono procedere a sottrarre, a norma di legge, i loro 950 dollari di merce. Purtroppo, davanti a tutte le richieste di chiarimento pervenute negli ultimi giorni, il San Francisco Department of Public Works e l’Office of the City Administrator sono stati costretti a diramare un comunicato stampa congiunto in cui precisano che il cartello in questione «non è stato approvato dal Comune né è stato installato dal Comune». Appurato che il via libera per furti di beni non oltre i 950 dollari di valore non c’è, i cittadini di San Francisco si sono chiesti chi sia il mattacchione a cui è venuto in mente questo scherzo.
average sf street sign pic.twitter.com/hgiWUQKeXF
— t11s (@transmissions11) June 29, 2024
Al momento un “colpevole” ancora non c’è, ma ci sono diverse ricostruzioni sul movente. Secondo quanto scrive Matt Novak su Gizmodo, infatti, il segnale stradale sarebbe uno strumento di protesta, l’obiettivo quello di sensibilizzare la popolazione sul fatto che secondo le leggi californiane un furto non diventa reato se non si rubano beni per un valore superiore, appunto, ai 950 dollari. Una soglia che l’autore del finto segnale stradale evidentemente considera troppo alta (probabilmente si tratta di uno spettatore di Fox News, che negli anni ha mandato in onda decine di servizi in cui si afferma che la California, roccaforte del Partito democratico, ha legalizzato il taccheggio). Certo, c’è da dire che il modo migliore per esprimere il proprio disappunto nei confronti di questa legge forse non è un cartello che invita le persone a prendere seriamente in considerazione la possibilità di commettere furti.

Da "Abitare Futuro", il nuovo numero di Urbano, dieci domande a Carlo Ratti sulla prossima Mostra Internazionale di Architettura a Venezia, che più di tutte le edizioni precedenti coinvolgerà la città come fosse un’unica, enorme arena di incontro di pensieri e nuove idee.