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La Russia vuole multare Wikipedia per le pagine sulla guerra in Ucraina
Da quando è cominciata la guerra in Ucraina, c’è una parola che chiunque in Russia lavori nell’informazione ha imparato a conoscere e temere: Roskomnadzor, il servizio federale per la supervisione nella sfera della connessione e comunicazione di massa. Tradotto: l’ente governativo che si preoccupa che gli organi di informazioni non raccontino ai russi una realtà diversa da quella decisa dal governo di Vladimir Putin. Nell’ultimo mese, di Roskomnadzor si è parlato spesso: l’agenzia ha minacciato di multare Google se l’azienda non avesse rimosso da YouTube (uno degli ultimi social media occidentali ancora disponibili in Russia, dopo l’oscuramento di Facebook, Twitter e Instagram) video sgraditi al governo russo. Dietro alla decisione di Novaya Gazeta, uno dei pochi giornali russi che sin dall’inizio del conflitto si sono opposti alla linea del governo raccontando la verità su quanto stesse succedendo in Ucraina, c’era l’ennesimo “avviso” ricevuto dal Roskomnadzor, come dichiarato dallo stesso direttore del giornale, il Premio Nobel per la pace 2021 Dmitry Muratov.
Ora il Roskomnadzor ha spostato le sue attenzioni su Wikipedia. Con un comunicato pubblicato ieri sul suo sito, l’agenzia ha annunciato di aver avviato un procedimento amministrativo contro l’enciclopedia, colpevole (a quanto si legge) della «mancata cancellazione di materiali socialmente significativi inaffidabili, nonché di altre informazioni vietate». L’agenzia afferma di aver inviato una comunicazione ufficiale a Wikipedia, invitandola a rimuovere «le informazioni inesatte sull’argomento dell’operazione militare speciale delle forze armate russe in Ucraina, volte a disinformare gli utenti russi».
Nelle scorse settimane, il Roskomnadzor aveva già minacciato di oscurare Wikipedia in Russia. Come rivelato da un editor della versione russa dell’enciclopedia a Vice, il problema sarebbe la pagina “Invasione russa dell’Ucraina del 2022”: innanzitutto perché si parla di invasione e non di operazione militare speciale, la definizione che il governo russo usa dall’inizio della guerra in Ucraina; poi perché nella voce in questione sono incluse anche informazioni provenienti da fonti ucraine; infine perché nella pagina è compresa una sezione in cui si riportano i morti e i feriti russi.
Nel comunicato pubblicato ieri sul sito del Roskomnadzor, però, non è specificato quali siano le «informazioni inesatte» riportate su Wikipedia. Resta il fatto che questa volta l’agenzia non ha (ancora) minacciato di oscurare il sito ma di multarlo, secondo quanto prevede la legge russa: quattro milioni di rubli, circa 50mila dollari. Per il momento, la risposta della Wikimedia Foundation resta quella data di fronte alle prime minacce del governo russo: «Non indietreggeremo di fronte ai tentativi di censura e intimidazione ai danni dei membri della nostra comunità».

Immagini generate con l'AI che ritraggono mostri antropomorfi che fanno e dicono cose senza senso. Nati su TikTok Italia, hanno accumulato milioni di visualizzazioni e condivisioni in tutto il mondo. E nessuno ha ancora capito perché.