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Un tizio ha aggiunto “lol” alla fine di ogni frase della Recherche di Proust

19 Settembre 2024

Avete mai notato l’effetto che fa aggiungere “lol” alla fine di una frase? La cambia completamente, perfino più di un cambio di punteggiatura. La rende ridicola, poco seria, ironica: insomma, perfetta per l’insicurezza Millennial. Su internet se ne è parlato molto negli ultimi mesi o anni, c’è anche un articolo che si chiede esplicitamente: “Perché i Millennial si sentono obbligati a scrivere lol alla fine di qualsiasi cosa?”. Cara giornalista, siamo andati ben oltre.

Un tizio che risponde al nome di Andrew Weatherhead ha riscritto l’intero capolavoro di Proust, Alla ricerca del tempo perduto, mettendo un “lol” alla fine di ogni frase. La potete leggere liberamente, questa operazione tra lo scemissimo e l’artistico: è su un Google Drive aperto a tutti. Duemila e centocinquantaquattro pagine di “lol”. L’abbiamo scoperto da LitHub, in un articolo del giornalista James Folta, che dice: «L’aggiunta dell’acronimo ha spostato la mia lettura di Proust da quella di un Grande Importante Classico Romanzo a un terreno più facile, simile a un messaggio a un’email scambiata con un amico».

L’incipit della Recherche è piuttosto famoso, ed ecco come suonerebbe se traducessimo l’opus magnum di Andrew Weatherhead in italiano: «Per molto tempo, mi sono coricato presto la sera lol». E poi: «A volte, non appena spenta la candela, mi si chiudevan gli occhi cosí subito che neppure potevo dire a me stesso: “M’addormento” lol. E, una mezz’ora dopo, il pensiero che dovevo ormai cercar sonno mi ridestava; volevo posare il libro, sembrandomi averlo ancora fra le mani, e soffiare sul lume; dormendo avevo seguitato le mie riflessioni su quel che avevo appena letto, ma queste riflessioni avevan preso una forma un po’ speciale; mi sembrava d’essere io stesso l’argomento del libro: una chiesa, un quartetto, la rivalità tra Francesco primo e Carlo quinto lol». Buona lettura, il pdf è qui.

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