Intervista a Carlos Moreno, l'urbanista franco-colombiano che ha teorizzato il concetto di Human Smart City e la necessità di creare quartieri in cui tutto sia a portata di mano.
Come proteggersi per protestare durante una pandemia
Da Minneapolis al mondo, le manifestazioni di protesta per la morte di George Floyd e contro il razzismo sono arrivate anche in Italia. A Milano il ritrovo è fissato per domenica 7 giugno, alle 16, in piazza Duca d’Aosta. Ma si protesta anche a Genova, Bologna, Udine, Torino, Napoli, Palermo (6 giugno) e Roma (7 giugno), mentre gli organizzatori ricordano che simili manifestazioni si svolgeranno «nel rispetto delle norme di distanziamento sociale, per garantire la tutela della salute dei e delle partecipanti che saranno presenti». È a questo proposito che The Cut ha provato a offrire una lista di accorgimenti da tenere presente quando si partecipa alle proteste, per farlo in totale sicurezza, soprattutto durante una pandemia.
Innanzitutto e in generale, è bene conoscere i propri diritti, che nel caso italiano corrispondono all’articolo 21, circa la libertà di manifestare liberamente il proprio pensiero, ricordandosi che, in caso di arresto o fermo, il soggetto privato della propria libertà gode di facoltà e di diritti. Ed è sempre meglio seguire i cortei organizzati da associazioni serie, consiglia The Cut, unendosi a qualcuno che si conosce. Questo perché, pur essendo attenti alle distanze sociali, è essenziale avere un amico o un gruppo di protesta a cui si è legati per pianificare in anticipo decisioni da prendere e cose da fare nel caso in cui qualcuno possa rimanere ferito. «Preparati uno zaino con dentro tutto il necessario», come suggerito anche dalla politica Alexandria Ocasio-Cortez, che ha postato su Instagram una facile guida illustrata per protestare salvaguardandosi: acqua in bottiglia di plastica, snack, contanti, un documento di identità, un cappello, tappi per le orecchie, cerotti. Meglio indossare abiti comodi, a strati e non riconoscibili, «avere una felpa con il cappuccio e coprire tutti i tatuaggi ci renderà uguali a tutti gli altri, rendendoci meno identificabile», come spiegato dall’editorialista di Teen Vogue, Kandist Mallett, non mettere le lenti a contatto.
«Evita di portare il telefono o, al massimo, mettilo in modalità aerea», perché potrebbe essere utilizzato dalla polizia per monitorarti, attraverso intercettatori appositi. Pertanto, «scrivi sull’avambraccio i tuoi dati, nome, cognome, e chi chiamare in caso rimanessi ferito e non cosciente», continua The Cut. A proposito del telefono. «Se dovessi accenderlo per contattare qualcuno, assicurati di prendere le dovute precauzioni, disattivando l’ID touch e face, e i servizi di localizzazione, e non postare nulla sui social media».
Ma soprattutto, è bene ricordarsi che siamo ancora nel mezzo di una pandemia, e per quanto durante una manifestazione sia difficile evitare di prendere parte ad assembramenti, è importante mantenere alcune misure di sicurezza: mascherina chirurgica, occhiali da sole (per i lacrimogeni), guanti, evita di abbracciare e stringere la mano agli altri partecipanti. Infine, «ricordati di proteggerti dalla polizia, portando con te latte o bicarbonato di sodio diluito in acqua, utile contro i lacrimogeni. Le gomitiere e le ginocchiere possono salvaguardarti, ma la cosa migliore sarebbe allontanarsi appena si notano tumulti. Ma è l’aspetto più difficile, perché la violenza della polizia non dipenderà da te». Per questo, nel caso il timore delle conseguenze sia troppo alto, «ti ricordiamo che ci sono molti modi per aiutare da casa. E farai comunque del bene».