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L’arresto del Presidente sudcoreano Yoon sembra una scena di Squid Game
Yoon Suk Yeol è diventato il primo Presidente in carica – formalmente lo è ancora, nonostante il tentato colpo di Stato, la messa in stato di accusa da parte del Parlamento e la sospensione dalle sue funzioni – a essere arrestato. È successo oggi, mercoledì 15 gennaio, durante la notte italiana. Le scene del suo arresto sembrano scene di un’opera di finzione, un film action, un episodio di Squid Game. Nei video pubblicati dai giornali e condivisi sui social si vedono gli agenti delle forze dell’ordine che si arrampicano sulle recinzioni poste attorno alla residenza di Yoon e tagliano il filo spinato posto tutto attorno alla struttura.
Le autorità sudcoreane – vale a dire il CIO, Corruption Investigation Office for High-ranking Officials – avevano già provato ad arrestare Yoon lo scorso 3 gennaio, ma avevano rinunciato dopo un “confronto” durato sei ore con gli agenti che si occupano della sicurezza personale del Presidente. Stavolta il CIO è arrivato preparato a ogni eventualità: per compiere l’arresto sono stati impiegati più di mille uomini, dotati di tutti gli strumenti necessari anche a fare irruzione nella casa di Yoon: erano equipaggiati con scale, tagliabulloni, arieti, piedi di porco. Forse consapevole di quanto stava per succedergli, poco prima dell’arresto Yoon ha diffuso un video in cui annuncia la sua intenzione di collaborare con le autorità, ribadendo però di considerare il suo arresto un atto illegale. I suoi avvocati sostengono che le accuse mosse contro Yoon non rientrano nella giurisdizione del CIO. La Corte Suprema della Corea del Sud ha invece confermato la validità del mandato di arresto.

Yoon è stato portato in una stazione di polizia per essere interrogato. Le autorità hanno riferito che non ha risposto a nessuna delle domande che gli sono state poste. Il Presidente ora verrà trattenuto nel Centro di detenzione di Seoul nella provincia di Gyeongg. Per quanto a lungo ci resterà lo scopriremo nei prossimi giorni: se un giudice non convalida il fermo entro 48 ore dall’arresto, Yoon sarà scarcerato e potrà tornare nella residenza presidenziale.