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Perché la Polonia ce l’ha con il film che ha vinto il Premio speciale della giuria a Venezia
All’ultima Mostra del cinema di Venezia la regista polacca Agnieszka Holland ha ricevuto il Premio speciale della giuria per il suo film Zielona granica (The Green Border). Attraverso questo film, la regista ha voluto raccontare le peripezie che devono affrontare i migranti provenienti dal Nord Africa e dal Medio Oriente, persuasi dalla propaganda del governo bielorusso a tentare l’ingresso nell’Unione europea attraverso il confine con la Polonia. Se da una parte la Federation of European Screen Directors (Fera) ha lodato Holland per la forza e il coraggio con cui ha trattato l’argomento, dall’altra parte la regista è stata oggetto di pesanti critiche da parte di alcuni politici polacchi di estrema destra, tra cui il ministro della Giustizia Zbigniew Ziobro, spiega EuroNews.
W najciemniejszych komunistycznych czasach kierownictwo adwokatury stało po stronie wolności i prawdy. Dziś stanęło po stronie kłamstwa i cenzury.
Agnieszka Holland w wywiadach określiła funkcjonariuszy polskiego państwa jako faszystów i nazistów, używając przy tym innych…— Zbigniew Ziobro | SP (@ZiobroPL) September 29, 2023
In un tweet pubblicato da Ziobro venerdì 29 settembre, il ministro ha paragonato la rappresentazione che Holland ha fatto della polizia di frontiera polacca alla propaganda nazista del Terzo Reich all’inizio della Seconda guerra mondiale. Euronews riporta che un altro politico l’ha accusata di essere scollegata dalla realtà e di voler attaccare la Polonia, i polacchi e il governo. Holland ha prontamente risposto che le parole del ministro sono diffamatorie e spregevoli e che per questo pretende delle scuse, altrimenti sporgerà denuncia per diffamazione. Secondo Variety, Holland esige anche che sia fatta una donazione a un’associazione che offre supporto alle vittime della Shoah e alle loro famiglie. In seguito ai commenti del ministro, Filmweb, un sito di cinema molto noto in Polonia, è stata costretto a chiudere per i troppi commenti di odio e le recensioni negative che avevano inondato la pagina di The Green Border.
Fera si è subito schierata a favore di Holland, che ha a sua volta attaccato il ministro per l’infida propaganda e i commenti diffamatori e infondati, dato che Ziobro non avrebbe nemmeno guardato il film. Tra i messaggi di supporto anche quello dell’attrice Maja Ostaszewska, una delle protagoniste del film, che ha condannato le parole di Ziobro e ha dichiarato di ammirare il coraggio, l’intelligenza e la sensibilità di Holland. Anche la European Film Academy (Efa) ha diffuso un comunicato, in cui la direzione si è detta scioccata per il numero di minacce che sono arrivate alla regista, sottolineando tra le altre cose l’insensibilità mostrata nelle accuse di Ziobro, dato che Holland è nipote di vittime della Shoah.