Le ore che precedettero quello storico 29 aprile 1945: il tragitto, la decisione, il simbolismo. Un estratto dal libro Una domenica d’aprile di Giovanni De Luna.
Adesso si può visitare da casa la collezione della Pinacoteca di Brera in altissima definizione

Avete mai visto Lo sposalizio della Vergine di Raffaello, Il bacio di Hayez, l’Adorazione dei Magi di Correggio o la magnifica Madonna dei Cherubini di Andrea Mantegna da molto molto vicino? Sicuramente no, perché quando ancora le code si facevano non per fare la spesa, ma per visitare la Pinacoteca di Brera, qualcuno vi avrebbe giustamente redarguito: si prega di non avvicinarsi troppo alle opere d’arte e mantenere una distanza di sicurezza. Ora che la distanza di sicurezza dobbiamo mantenerla anche tra noi esseri umani, la Pinacoteca di Brera e Haltadefinizione (tech-company specializzata nella digitalizzazione di beni culturali e in attività di promozione e divulgazione) hanno messo a disposizione le immagini in altissima definizione delle opere più importanti della collezione del museo: sul sito della Pinacoteca si può accedere a una sezione speciale dedicata alla visione “ravvicinata” dei grandi capolavori presenti nella raccolta milanese.
«In questo momento in cui nessuno può godere del capolavoro di Raffaello di persona, renderlo accessibile in alta risoluzione, permettere a tutti di esplorarlo, è una espressione perfetta del potere dell’arte e dei valori della Pinacoteca», ha commentato James Bradburne, direttore della Pinacoteca di Brera e della biblioteca Braidense. I visori multimediali presenti sul sito consentono infatti di “entrare” nei dipinti e vedere anche ciò che anche di fronte alle opere originali l’occhio non riesce a raggiungere. Il grado di risoluzione delle immagini è tale da innescare un approccio completamente nuovo ai dipinti, si possono individuare i più piccoli dettagli, si percepiscono gli aspetti tecnici, le sottigliezze dei pigmenti, le tracce del disegno.
«Le immagini in altissima definizione (o Gigapixel)« ha spiegato Luca Ponzio, fondatore di Haltadefinizione, «sono una straordinaria occasione per favorire l’approccio digitale e immersivo alle collezioni museali. L’esplorazione dell’immagine di un’opera d’arte in rete, in tempo reale e con possibilità di ingrandimento fino a 40x, apre a nuove stimolanti opportunità creative sia per la valorizzazione sia per la conservazione e lo studio. Come funziona il processo di creazione di una fotografia Gigapixel? Macchine speciali realizzano centinaia, a volte migliaia, di macro fotografie dei dettagli di un’opera e poi le mettono insieme, come fosse un mosaico, per comporre un’unica grande immagine».