Una conversazione libera tra due Millennial su matrimonio gay, diritti acquisiti e diritti da conquistare, vite da privilegiati e vittimismo social, militanze vecchie e nuove e prospettive per il futuro.
È morto Philippe Zdar, fondatore dei Cassius
La notizia la riportano i media francesi, ripresi poi dalle agenzie internazionali: è morto a soli 52 anni Philippe Zdar, uno dei pionieri di quel suono che conosciamo come “French Touch”, e cioè un particolare mix che mescola synth-pop, elettronica e funky house divenuto rilevante a partire dai primi anni Novanta. Secondo quanto riportano le fonti, Zdar sarebbe caduto accidentalmente da un palazzo nella sera del 19 giugno a Parigi: al momento non si conoscono ulteriori dettagli sulla sua morte.
Zdar, il cui vero nome era Philippe Cerboneschi, era l’altra metà, assieme a Hubert Blanc-Francard (in arte dj Boom Bass) del duo Cassius, formatosi nel 1988 e con all’attivo 5 dischi: tra i loro successi più conosciuti ci sono Toop Toop, Feeling For You e The Sound Of Violence. L’ultimo album, Dreems, sarebbe dovuto uscire il prossimo 21 giugno, anticipato dal singolo Don’t Let Me Be. Insieme ad Etienne de Crécy, poi, Zdar aveva formato anche i Motorbass: nel 1996 pubblicavano l’album Pansoul.
Zdar è stato anche un produttore prolifico e molto apprezzato: c’è il suo tocco, ad esempio, dietro a gran parte della discografia dei Phoenix, ma ha anche collaborato con i Daft Punk e Kanye West e contribuito alla seconda parte della carriera di mostri sacri come i Beastie Boys e Cat Power. Il Guardian ricorda una sua intervista del 2012 a The Fader in cui l’artista si descrive così: «Alcuni vogliono scalare il K2, ma poi prendono un elicottero per arrivare in cima, et voilà! Io invece sono un alpinista. Non sarò mai felice di ascoltare un album finito senza aver fatto prima tutto quello che bisognava fare, sai? È arte».