I remake di Perfetti sconosciuti non finiscono mai
C’è una particolare classifica cinematografica che tiene assieme film come Godzilla e Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese: quella dei film che nel corso degli anni hanno accumulato il maggior numero di remake internazionali. A seconda dei criteri di giudizio – valgono solo i remake dello stesso film o anche film che non sono remake ma che raccontano la stessa storia? – la classifica cambia ma una certezza resta: tra i film usciti più o meno recentemente, nessuno è riuscito ad accumulare lo stesso, incredibile numero di remake accumulati da Perfetti sconosciuti. Come racconta l’Economist, in sei anni appena il film di Paolo Genevese è stato tradotto in più di venti lingue in altrettanti Paesi. Il 6 gennaio su Netflix è arrivato il ventunesimo remake, quello islandese. Quest’anno arriverà anche il ventiduesimo, in lingua danese. Secondo il Guiness World Records si tratta appunto di un record mondiale: il film più “rifatto” di sempre, arrivato, dopo l’uscita nelle sale italiane, in Grecia, Spagna, Turchia, Francia, Corea del Sud, India, Ungheria, Russia, Germania, Armenia, Polonia, Vietnam, Giappone, Romania, Israele, Paesi Bassi, Slovacchia, Repubblica Ceca, Libano e Norvegia.
Ma come si spiega tutta questa passione per il film, passione che sembra non conoscere limiti culturali né distanze linguistiche (anche se alcuni problemi con l’adattamento esistono: la versione libanese del film fu criticatissima in tutto il Medio Oriente a causa della presenza di un personaggio omosessuale)? Probabilmente la spiegazione sta nella semplicità della sceneggiatura – premiata, tra l’altro, anche al Tribeca Festival di New York – o, per meglio dire, nella sua universalità: in tutto il mondo le persone organizzano dinner party con gli amici, tutte le persone del mondo hanno uno smartphone, tutte le persone del mondo nascondono dei segreti. Poi, c’è anche una questione economico-produttiva: Perfetti sconosciuti è un film piuttosto semplice da girare e piuttosto economico da produrre. Tutta la storia si tiene tra la sala da pranzo/cena, la terrazza e il bagno di una casa di medie dimensioni, i protagonisti sono soltanto sette, tutto si risolve in meno di due ore.
Sempre nel pezzo dell’Economist si sottolinea l’assenza eccellente nella lista dei remake di Perfetti sconosciuti: quella della traduzione in lingue inglese, per il pubblico americano. Forse tutto si spiega con il fatto che i diritti per la trasposizione americana del film furono acquistati nel 2017 dalla Weinstein Company – nel frattempo chiusa per fallimento – di Harvey Weinstein. Nel 2019 l’attrice e produttrice Issa Rae ha detto che le piacerebbe realizzare una versione americana del film, ma da quel momento in poi del progetto non si è saputo più nulla.