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15:46 sabato 13 dicembre 2025
Hbo ha svelato le prime immagini di Euphoria 3 ma della trama di questa nuova stagione non si capisce ancora niente Ben 13 secondi di video che anticipano la terza stagione, in arrivo nel mese di aprile, in cui si vedono tutti i protagonisti e le protagoniste.
Nel 2026 OpenAI lancerà una modalità di ChatGPT per fare sexting Sarà una funzione opzionale e disattivata di default, che rimuoverà i limiti attualmente imposti al chatbot sui prompt con contenuti sessuali.
Una ricerca ha dimostrato che la crescita economica non è più legata all’aumento delle emissioni di CO₂ E, di conseguenza, che la transizione energetica non è un freno all'aumento del Pil, neanche nei Paesi più industrializzati.
Reddit ha fatto causa al governo australiano per aver vietato i social ai minori di 16 anni La piattaforma è convinta che la legge anti soci isoli i minorenni e limiti la loro voce politica nella società, fornendo benefici minimi.
La casa di Babbo Natale in Finlandia quest’anno è piena di turisti ma anche di soldati Nato L’escalation al confine russo ha trasformato la meta turistica natalizia della Lapponia in un sito sensibile per l’Alleanza Atlantica.
Il governo americano vuole che i turisti rivelino i loro ultimi 5 anni di attività sui social per ottenere il visto Vale anche per i turisti europei che dovranno consegnare la cronologia dei loro account su tutte le piattaforme social utilizzate.
Ora su Letterboxd i film si possono anche noleggiare e sono già disponibili molte chicche introvabili altrove I titoli disponibili saranno divisi in due categorie: classici del passato ormai introvabili e film recenti presentati ai festival ma non ancora distribuiti su altre piattaforme.
Da quando è stata introdotta la verifica dell’età, nel Regno Unito il traffico dei siti porno è calato ma è anche raddoppiato l’utilizzo di VPN Forse è una coincidenza, ma il boom nell'utilizzo di VPN è iniziato subito dopo l'entrata in vigore della verifica dell'età per accedere ai siti porno.

Per rifare la Serie A

Le cose che ci siamo detti a Studio in Triennale: oltre le battute su Luciano Moggi, Andrea Agnelli ha parlato a lungo (con Simon Kuper) dello stato del calcio italiano, di cosa significa amministrare uno stadio di proprietà, di quali modelli prendere a riferimento.

27 Novembre 2014

Studio in Triennale si è aperto con il talk in collaborazione con Undici, la nuova rivista calcistica “cugina” di Studio, e diretta da Giuseppe De Bellis. Il talk, poco sorprendentemente, affrontava il tema del calcio. Non il calcio giocato oggi, o meglio non strettamente: il modello del calcio del futuro, e con un’attenzione particolare al calcio italiano, da troppi anni in crisi e incapace di sollevarsi. A parlarne sono stati Andrea Agnelli, presidente della Juventus, e – nel ruolo di intervistatore – Simon Kuper, editorialista del Financial Timesi e collaboratore di Undici.

Agnelli ha avuto spazio per ricordare i primi anni di tifo, la tradizione familiare, la storia antica e più recente della Juventus, senza escludere gli anni che hanno portato più polemiche: quelli immediatamente pre e post 2006. Per quanto riguarda il “modello Juventus”, il cui fiore all’occhiello è lo Stadium, e la sua possibile diffusione italiana, Agnelli ha sottolineato lo sforzo positivo di alcune società ma il gap che ancora separa l’Italia da nazioni virtuose come, soprattutto, Germania e Inghilterra. Ha definito la Premier League il vero benchmark della Serie A. Uno stadio contemporaneo, ha spiegato, deve prevedere un utilizzo che non sia quello esclusivo della partita, da due ore: deve essere ospitale e offrire servizi per almeno quattro ore; le strutture devono essere nuove e curate, perché è dimostrato che uno stadio pulito e funzionante è il primo deterrente verso danneggiamenti e vandalismi.

Un importante punto affrontato è stato quello della permanenza di grandi giocatori come Arturo Vidal o Paul Pogba. Andrea Agnelli ha descritto il campionato di Serie A come «un campionato di passaggio», e non più un campionato di arrivo. A pagare per questa situazione sono tutti i club, e la cosa, se non limitata da una politica oculata, rischia di essere un pericoloso e continuo corto-circuito: se nemmeno i top club riescono a trattenere i più forti calciatori del mondo, le competizioni internazionali andranno sempre peggio, e da ciò deriverà un ulteriore impoverimento della Serie A tutta, e così via. Anche per questo Andrea Agnelli ha ribadito il suo sostegno al progetto di Demetrio Albertini alla guida della Figc. Ciò che deve rendere vivo il calcio è quello che il presidente di Juventus FC ha chiamato “coopetition”: competere con le altre cosiddette “big”, ossia le squadre rivali, in campo, ma collaborare fuori dal campo, per creare modelli di business e sostenibilità.

Infine, una speranza per l’Italia. Per Agnelli, ciò che non manca è la vera benzina del calcio, ovvero la passione dei tifosi. È l’ingrediente primo per far ripartire la “macchina” un tempo ammirata da tutto il mondo che si chiama Serie A.

Fotografie: Studio fotografico Lops

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