Le ore che precedettero quello storico 29 aprile 1945: il tragitto, la decisione, il simbolismo. Un estratto dal libro Una domenica d’aprile di Giovanni De Luna.
La scena più bella di Paul Sorvino
Ieri, a 83 anni, è morto l’attore Paul Sorvino. A dare la notizia della scomparsa della scomparsa è stato il suo agente Roger Neal, a nome anche della moglie di Sorvino, Dee Dee, delle figlie Mira e Amanda e del figlio Michael. «Abbiamo il cuore spezzato. Non ci sarà mai un altro Paul Sorvino, è stato l’amore della mia vita e uno dei più grandi interpreti a salire su un palcoscenico e ad apparire su uno schermo», queste le parole di Dee Dee Sorvino riportate ai media da Neal. Sorvino era noto soprattutto per la sua interpretazione del mobster Paul Cicero in Goodfellas di Martin Scorsese. Un ruolo che, come ha scritto Glenn Kenny sul New York Times, l’attore aveva quasi abbandonato perché troppo difficile.
Sorvino il ruolo alla fine decise di tenerselo e insieme a Ray Liotta (un altro di Quei bravi ragazzi recentemente scomparso) rese quel film una pietra miliare del gangster movie e uno dei migliori film americani della seconda metà del Novecento. In molti, in queste ore, stanno ricordando Sorvino proprio con una scena di Goodfellas: quella in cui si vede Paul Cicero, addosso la sua vestaglia blu, impegnato a tagliare uno spicchio d’aglio a fettine sottilissime usando un rasoio. Come ha scritto Tom Ward su Gq Uk: «Se state cercando una scena emblematica dei mafia movie, una che racchiuda in sé tutta la grandezza di questo genere e tutte le ragioni per le quali ci piace, nessuna merita nemmeno di essere accostata a quella della cena in prigione di Goodfellas». D’altronde, come spiegava Henry Hill/Ray Liotta, «In prison, dinner was always a big thing».
Sui social i fan stanno ricordando l’attore attraverso altri grandi ruoli di cui è stato interprete e altre grandi scene di cui è stato protagonista. C’è chi se lo ricorda come il sergente Phil Cerreta di Law & Order, chi ancora oggi fa fatica a credere che Oliver Stone avesse scelto proprio lui per interpretare Henry Kissinger in Nixon, chi ricorda addirittura il suo esordio a teatro come protagonista di The Championship Season di Jason Miller, opera che vinse il Pulitzer per la drammaturgia, il Tony come migliore opera teatrale e che fu un fiasco quando fu adattata per il cinema.
favorite paul sorvino moment is hands down when mira dedicated her oscar win to him and he instantly turned into a puddle 💕 rip my sensitive king pic.twitter.com/476kwPJFZy
— keaton bell (@keatonkildebell) July 25, 2022
Ma la “scena” di Paul Sorvino che forse in queste ore sta girando più di tutte non è tratta da un film. L’ha pubblicata su Twitter il giornalista di Vogue Keaton Kilde e mostra un momento degli Oscar del 1996, quello in cui la figlia di Paul Sorvino, Mira, sale sul palco per accettare l’Academy Award come miglior attrice non protagonista vinto per la sua interpretazione in La dea dell’amore di Woody Allen. «Con questo premio state onorando mio padre Paul Sorvino, che mi ha insegnato tutto quello che so sulla recitazione», dice Mira, mentre la telecamera inquadra suo padre e sua madre. Quest’ultima ride e stringe il braccio di Paul mentre lui scoppia a piangere. «Ti voglio bene, papà», dice Mira negli ultimi secondo del video.