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L’indice che misura la creatività dei Paesi del mondo

15 Ottobre 2015

Un report del Martin Prosperity Institute, un centro studi canadese sul sistema economico capitalista, ha analizzato 139 nazioni in base alle cosiddette 3T dello sviluppo economico: tecnologia, talento e tolleranza. Con quei dato è stato poi creato il Global Creativity Index (GCI), una sintesi dei risultati ottenuti dai paesi nelle tre categorie considerate.

Sulla base dei dati forniti dall’indice, l’Independent ha creato una mappa interattiva che permette di visualizzare per ogni paese il posizionamento generale e quello in ogni singola categoria.

Al primo posto c’è l’Australia, con un punteggio del 97%, che risulta però prima nella classifica della categoria del talento, un primato ottenuto dal potenziale della classe creativa (numero di occupati in materie “creative”, una definizione molto ampia che va dalla fisica all’intrattenimento) unito ai risultati scolastici raggiunti. Al primo posto per lo sviluppo tecnologico c’è la Corea del Sud, mentre il Canada vince la classifica per la tolleranza (razziale, etnica e religiosa) inserita nell’indice in quanto «un ambiente tollerante e aperto è capace di attrarre nuove idee e favorire quindi lo sviluppo economico». L’Italia risulta ventunesima in classifica, trentottesima in quella della tolleranza. Molto indietro anche i Bric, con la Cina al numero 66 e l’India al 99 nella graduatoria generale.

Come si legge nel report, «Il GCI è strettamente associato a misure chiave del progresso economico e sociale. I paesi che si posizionano in alto nel GCI hanno alti livelli di output economici, imprenditorialità, competitività economica e sviluppo del capitale umano».

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