Cose che succedono | Personaggi
La scrittrice Ottessa Moshfegh ha un account Depop
Che Ottessa Moshfegh, autrice di Il mio anno di riposo e oblio e La morte in mano, fosse una scrittrice cool l’avevamo capito vedendola sfilare per Maryam Nassir Zadeh il 14 febbraio alla New York Fashion Week. Per la sua sfilata, Zadeh aveva scelto come sempre un cast di modell* – professionisti e non – molto diversi fra loro per background, fisicità ed età. Non era neanche la prima volta che l’autrice di Eileen (di cui sta per arrivare l’adattamento cinematografico, con Anne Hathaway e Thomasin McKenzie) flirtava con la moda: l’avevamo già vista, insieme alla collega Emma Cline, su una delle 9 copertine del Setptember Issue 2021 di Vogue Italia.
Ora Vogue Usa ha dedicato un articolo al suo account su Depop, dove la scrittrice ha messo in vendita un’interessante collezione di capi vintage. Moshfegh ha aperto l’account durante la pandemia, vendendo i vestiti che indossava nei servizi fotografici e le gemme trovate nei negozi dell’usato nel corso di anni e anni di ricerca. L’account ha poco più di un migliaio di follower e arriva in un momento in cui le persone sono ossessionate dalle celebrità che comprano su Depop (prima tra tutte Bella Hadid). Moshfegh ha rivelato che a trasmetterle l’amore per il vintage è stata sua sorella Starvi, con cui andava sempre in un negozio vicino Boston, The Garment District, dove le sorelle trascorrevano ore a scavare in una grossa pila di vestiti da un dollaro per libbra. «Sono diventata completamente dipendente», ha rivelato la scrittrice.
Già a 20 anni era riuscita a trasformare la sua ossessione in una fonte di reddito: aveva aperto uno shop su Etsy chiamato No Makeup e cercato di capire cosa vendeva rapidamente. Si era resa conto che le persone adoravano le borse Coach vintage, così ha iniziato ad acquistare le borse Coach vintage che riusciva a trovare. Quando il suo giro di affari si è allargato, ha iniziato a vendere al Brooklyn Flea. «Ogni fine settimana riempivo la mia Volvo scassata con tutta la mia merce e andavo a Brooklyn e la vendevo alle ragazze cool di Fort Greene».