Hype ↓

Il Congresso botanico internazionale ha iniziato a ripulire i nomi delle piante dai riferimenti razzisti

24 Luglio 2024

Da domenica 21 luglio è in corso a Madrid l’International Botanical Congress, che riunisce i più importanti esperti di botanica al mondo fino al prossimo 27 luglio. Come segnala il Guardian, uno degli argomenti su cui gli scienziati stanno lavorando (e probabilmente uno dei pochi che anche noi profani possiamo capire) è quello che riguarda la nomenclatura di alcune specie di piante, che affondano le proprie radici in un linguaggio stereotipato e superato. In particolare, secondo la commissione che conta più di 100 esperti e che si è riunita per sei giorni prima di arrivare a una decisione, alcuni nomi hanno un significato razzista che andrebbe lasciato nel passato.

Per fare un esempio, gli scienziati coinvolti hanno deliberato che, d’ora in poi, i nomi di piante, funghi e alghe non debbano più contenere la parola “caffra”, epiteto razzista usato nei confronti delle persone nere, ma che si usi “affra” per specificare che l’origine di quella determinata pianta è il continente africano. Sono più di duecento, scrive il Guardian, le specie che cambieranno nome, come l’Erythrina caffra, che diventerà Erythrina affra. Uno speciale comitato supervisionerà poi i nomi dei nuovi organismi scoperti, che storicamente prendono il nome da chi li ha osservati e descritti per primo: trattandosi però di letteratura scientifica, i botanici coinvolti hanno ritenuto fosse più affidabile creare una nomenclatura neutra invece di lasciare che i “bias” di determinati scienziati influenzino il modo in cui quella pianta, alga o fungo verrà conosciuto per sempre.

Com’è facile immaginare, questi cambiamenti non sono stati accettati all’unanimità dalla comunità di riferimento, all’interno della quale non tutti ritenevano che il cambiamento delle etichette storiche fosse un problema, ma è comunque la prima volta che si vengono modificate, e accettate, le regole della tassonomia in maniera ufficiale. A chiedere, da anni, l’abolizione della parola caffra sono stati per primi i tassonomisti Gideon Smith, dell’Università Nelson Mandela in Sudafrica, e la collega Estrela Figueiredo, che nel corso della loro carriera si sono battuti per il riconoscimento dell’origine razzista di certe nomenclature botaniche e la loro sostituzione. Non solo i nomi delle piante possono essere controversi, come dimostra l’esistenza di un coleottero Hitler (Anophthalmus hitleri) e della farfalla Mussolini (Hypopta mussolini). Nessuno di questi nomi sembra un complimento, soprattutto per le creature che devono subire le bizzarrie umane.

Leggi anche ↓
di Studio
I libri del mese

Cosa abbiamo letto a marzo in redazione.

È il momento perfetto per guardare On Your Mark, l’unico video musicale mai realizzato dallo Studio Ghibli

Disegnato da Hayao Miyazaki in persona, nel 1995. Tutto a mano, ovviamente, come il vero stile Ghibli vuole.

Di Pino Daniele c’è ancora molto da scoprire

Arriva oggi nelle sale Pino, racconto della vita, delle opere, della famiglia e della leggenda di Pino Daniele. Ne abbiamo parlato con il regista, Francesco Lettieri.

Il meraviglioso mondo di Joel Meyerowitz

Abbiamo parlato con il maestro della street photography di A Sense of Wonder, la mostra a Brescia che fino al 24 agosto ospita più di 90 immagini a colori scattate tra il 1962 e il 2022.

Con La città proibita, Gabriele Mainetti si conferma il freak del cinema italiano

Dopo il successo di Lo chiamavano Jeeg Robot e il flop di Freaks Out, il regista romano torna con un altro film, anche questo di genere, anche questo costosissimo, anche questo folle per gli standard del nostro cinema.

La controrivoluzione di Lucio Corsi

Volevo essere un duro, l'album dello Starman di Sanremo, è stato accolto con un entusiasmo che dice tanto di lui, del suo talento di musicista e scrittore. Ma anche dello stato della musica italiana e, soprattutto, di noi.