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Com’è cambiato il Nobel per la letteratura e cosa potrebbe succedere quest’anno

07 Ottobre 2019

L’ultimo a essere premiato fu lo scrittore giapponese naturalizzato britannico Kazuo Ishiguro, nel 2017. L’ultimo, prima che l’anno seguente il Nobel per la letteratura venisse cancellato in seguito a un pesante scandalo sessuale scoppiato in Svezia, che provocò dimissioni a catena. Nel novembre 2018, infatti, il quotidiano svedese Svenska Dagbladet pubblicò le denunce di diciotto donne che accusarono di aggressione e violenza sessuale il fotografo francese Jean-Claude Arnault, marito della poetessa membro dell’Accademia Katarina Frostenson. Il fotografo era stato anche accusato di aver palpeggiato la principessa ereditaria Victoria durante un evento. Il suo legame con l’Accademia svedese provocò perciò numerose proteste, nonché l’abbandono della presidente Sara Danius.

Ma «il Nobel per la letteratura sarà nuovamente assegnato», come ha annunciato la Fondazione del Nobel in un comunicato. E quest’anno, a essere premiati a a Stoccolma il prossimo 10 ottobre saranno in due: il vincitore del Nobel 2019 e quello, appunto, dell’edizione “sospesa” 2018. Tra i favoriti, scrive il Guardian, ci sono Margaret Atwood, la poetessa e saggista canadese Anne Carson, la romanziera francese originaria di Guadalupe Maryse Condé e la scrittrice cinese Can Xue. Non solo. «Gli ultimi due vincitori, Ishiguro e Bob Dylan, erano sia uomini che autori in lingua inglese. Questo perché avevamo una prospettiva più eurocentrica sulla letteratura, che adesso vorremmo aprire a tutto il mondo», ha spiegato Anders Olsson, presidente del Comitato del premio. Alla sua voce, si è unita quella di Fiammetta Rocco, corrispondente dell’Economist e amministratrice del premio International Booker: «Dei due vincitori, uno dovrà essere per forza una donna poiché dei centoquattordici premiati con il Nobel per la letteratura sin dalla sua prima assegnazione, le scrittrici sono state solo quattordici», aggiungendo che, probabilmente, «verranno da due continenti diversi».

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