Una conversazione libera tra due Millennial su matrimonio gay, diritti acquisiti e diritti da conquistare, vite da privilegiati e vittimismo social, militanze vecchie e nuove e prospettive per il futuro.
“Neil il grande artista” ha dovuto negare di essere Banksy
Riferendosi a lui, la Bbc lo chiama «un ex presentatore televisivo per bambini», ma per molti di noi, almeno quelli che al sabato guardavano Rai 2, Neil Buchanan passerà per sempre alla storia come “Neil, il grande artista”. Se in Gran Bretagna Buchanan è noto come creatore e conduttore di Art Attack, oltre che come artista e fotografo, in Italia la sua fama si deve infatti a quelle clip visionarie inserite nella versione italiana del programma con Giovanni Muciaccia, in cui “Neil, il grande artista” (sempre nominato così, con una grande pausa enfatica tra il nome e il resto) era alle prese con la creazione di opere spettacolari, fatte accostando materiali, disegnando per terra con il sale un cavallo che correva sulla spiaggia. Il suo nome è tornato a circolare in queste ore, perché qualcuno ha pensato che forse “Neil, il grande artista”, potesse essere Banksy.
«Neil Buchanan non è Banksy», è quanto si legge sul sito internet ufficiale, in rosso, con tanto di sottolineatura. Buchanan è stato infatti costretto a esporsi con un comunicato ufficiale, dopo che sui social media britannici si è diffusa una bizzarra teoria che la Bbc ha provato ad analizzare, cercando di rintracciarvi le motivazioni, che lo associava allo street artist senza volto (qui una stroncatura dei suoi lavori). Stando a quanto riporta la Bbc, la teoria si sarebbe diffusa a partire da una rivelazione imprecisa, secondo cui molte opere di Banksy sarebbero spuntate proprio nelle città in cui si trovava in tour Buchanan al tempo in cui suonava la chitarra nella sua vecchia band, i Marseille (in precedenza le teorie si erano concentrate su Robert Del Naja dei Massive Attack). Ma «Neil non c’entra niente. Ha passato il lockdown con alcuni membri della sua famiglia e ora si sta preparando a lanciare la sua nuova collezione d’arte nel 2021. Grazie, state attenti», si legge sempre sul sito.