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06:53 martedì 1 aprile 2025
La foto di Zendaya in pizzeria a Favignana è diventata un meme. L'attrice è in Sicilia per girare delle scene dell'Odissea, il prossimo film di Christopher Nolan.
Uno studio ha provato a spiegare perché è così difficile piacere ai buttafuori dei club di Berlino. E soprattutto a Sven Marquardt, il leggendario buttafuori del Berghain.
È il momento perfetto per guardare On Your Mark, l’unico video musicale mai realizzato dallo Studio Ghibli. Disegnato da Hayao Miyazaki in persona, nel 1995. Tutto a mano, ovviamente, come il vero stile Ghibli vuole.
La Casa Bianca ha pubblicato sui social la foto “ghiblizzata” di un’immigrata che viene espulsa. Dimostrando come la nuova funzione di ChatGPT possa essere usata a fini di discriminazione.
Hanno inventato una sigaretta elettronica con attaccato un Tamagotchi che muore se non fumi abbastanza. Nome provvisorio: Vape-a-gotchi.
C’è un tizio che sta partecipando a tutte le proteste in Turchia vestito da Pikachu. Marcia, fa cori contro Erdogan, scappa dalla polizia, tutto vestito da Pikachu. È diventato virale, ovviamente.
A causa dell’overtourism in Giappone si stanno “esaurendo” le terme. Troppi turisti, l'acqua termale non basta, i livelli hanno raggiunto minimi da record: danni della turistificazione, capitolo ennesimo.
La nuova versione di ChatGPT è bravissima a generare immagini nello stile dello Studio Ghibli. Una nuova funzione che ha (prevedibilmente) conquistato internet: sono già migliaia le immagini ghiblizzate, tra foto, meme e scene di film.

Un ex ufficiale dell’intelligence Usa dice che il governo nasconde veicoli alieni

07 Giugno 2023

David Grusch è un ex agente dell’intelligence americana, specializzato in analisi di fenomeni anomali inspiegati (o Uap, la nuova dicitura con la quale definire quelli che abbiamo sempre chiamo Ufo) e ora anche in whistleblowing. Secondo quanto riporta The Debrief, infatti, l’uomo avrebbe consegnato al Congresso americano e all’Intelligence Community Inspector General Thomas A. Monheim – l’uomo a capo dell’agenzia governativa che si occupa di condurre indagini in materia di intelligence, appunto – prove che a suo dire dimostrerebbero in maniera inconfutabile che il governo degli Stati Uniti è in possesso di veicoli alieni «intatti o quasi intatti». Per la precisione, Grusch ha parlato di un veicolo di origine «non umana».

Secondo l’ex dipendente del governo Usa – Grusch lavorava per il Dipartimento della Difesa – le autorità stanno nascondendo queste informazioni al cittadini americani, violando così la legge. Ha raccontato, Grusch, di aver lasciato il suo lavoro nello scorso aprile, dopo quattordici anni, non appena scoperta l’esistenza del veicolo di origine non umana. Avrebbe già subito le conseguenze della sua decisione di rivelare questa informazione al pubblico, denunciando ritorsioni da parte dei suoi ex colleghi. Nello stesso pezzo pubblicato da The Debrief, un altro agente dell’intelligence americana ha parzialmente confermato quanto detto da Grusch: Jonathan Grey, che del governo è tuttora dipendente, ha infatti detto che quest’ultimo è in possesso di «materiali esotici» che sarebbero la dimostrazione che «non siamo soli».

Nel suo racconto, Grusch ha aggiunto che è da decenni che il governo degli Stati Uniti e le aziende che collaborano con il Dipartimento della Difesa sono alla ricerca e conservano pezzi di questo velivolo alieno. Analisi di questi pezzi avrebbero portato alla certezza che si tratta di materiali di fattura non umana, «extraterrestre o di altra origine». La certezza verrebbe dalla morfologia del veicolo e dal fatto che esso presenterebbe una struttura atomica e caratteristiche radiologiche mai viste in un oggetto di produzione umana. Grey ha aggiunto che operazioni di questo tipo non sono in atto solo negli Stati Uniti ma anche in tutto il resto del mondo. «È un fenomeno globale, al quale però non abbiamo ancora trovato una soluzione globale». Tutti gli ex colleghi di Gursch contattati da The Debrief lo hanno definito irreprensibile sia dal punto di vista professionale che personale, «un ufficiale della cui affidabilità è impossibile dubitare». Grusch ha anche detto di non aver visto con i suoi occhi l’astronave e di non sapere nemmeno dove sia nascosta, ma di essere comunque certo di quanto ha raccontato perché a rivelarglielo sono stati agenti dell’intelligence, sia in servizio che in pensione, che sono stati direttamente coinvolti con il misterioso veicolo alieno.

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