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12:42 lunedì 31 marzo 2025
È il momento perfetto per guardare On Your Mark, l’unico video musicale mai realizzato dallo Studio Ghibli. Disegnato da Hayao Miyazaki in persona, nel 1995. Tutto a mano, ovviamente, come il vero stile Ghibli vuole.
La Casa Bianca ha pubblicato sui social la foto “ghiblizzata” di un’immigrata che viene espulsa. Dimostrando come la nuova funzione di ChatGPT possa essere usata a fini di discriminazione.
Hanno inventato una sigaretta elettronica con attaccato un Tamagotchi che muore se non fumi abbastanza. Nome provvisorio: Vape-a-gotchi.
C’è un tizio che sta partecipando a tutte le proteste in Turchia vestito da Pikachu. Marcia, fa cori contro Erdogan, scappa dalla polizia, tutto vestito da Pikachu. È diventato virale, ovviamente.
A causa dell’overtourism in Giappone si stanno “esaurendo” le terme. Troppi turisti, l'acqua termale non basta, i livelli hanno raggiunto minimi da record: danni della turistificazione, capitolo ennesimo.
La nuova versione di ChatGPT è bravissima a generare immagini nello stile dello Studio Ghibli. Una nuova funzione che ha (prevedibilmente) conquistato internet: sono già migliaia le immagini ghiblizzate, tra foto, meme e scene di film.
Dopo Mahmoud Khalil, negli Usa hanno arrestato un’altra studentessa pro Palestina. Si chiama Rumeysa Ozturk ed è stata arrestata e incarcerata senza che nei suoi confronti ci sia nessuna accusa.
L’archivio personale di Joan Didion è stato aperto al pubblico. Lo si può visitare presso la New York Public Library: contiene interviste, sceneggiature, appunti, lettere e ricette.

La nativa americana che ritirò l’Oscar per Marlon Brando non era nativa americana

25 Ottobre 2022

Nel 1973, tra i candidati all’Oscar nella categoria “Miglior attore protagonista” c’era Marlon Brando, in lizza per il suo ruolo nel Padrino di Francis Ford Coppola. Brando però non era presente alla cerimonia e infatti non fu lui a salire sul palco per ritirare la statuetta dopo l’annuncio della vittoria. Al suo posto c’era Sacheen Littlefeather – morta all’inizio di ottobre di quest’anno – una giovane nativa americana, al tempo ventiseienne, che si presentò come attivista di origini apache e rifiutò il premio per conto dello stesso Brando. La motivazione era il pessimo trattamento dei nativi americani da parte di Hollywood e dell’intera industria cinematografica. Ovviamente, dal pubblico che negli anni Settanta rappresentava proprio quell’industria cinematografica, Sacheen Littlefeather fu accolta soprattutto da fischi. Quel discorso, poi, fece scalpore e se ne continuò a parlare per molto tempo. Così a lungo che la stessa Academy ad agosto di quest’anno (quindi circa cinquant’anni dopo) ha presentato delle scuse formali all’attrice e attivista per come era stata trattata nel ’73.

Oggi, come afferma il Guardian, è venuta fuori una verità piuttosto sorprendente: nata Maria Louise Cruz – questo il suo vero nome – Littlefeather non era nativa americana. L’ha rivelato la giornalista e attivista, nativa americana, Jacqueline Keeler (che si è posta come obiettivo quello di smentire tutti coloro che fingono di avere sangue nativo per fini di guadagno personale) in un articolo del San Francisco Chronicle in cui Keeler riporta la testimonianza delle due sorelle di Sacheen Littlefeather, Rosalind Cruz e Trudy Orlandi. Le sorelle hanno affermato che Littlefeather ha sempre mentito sulle sue origini: era tutta una «bugia» e un «imbroglio». Suo padre infatti non era apache, come l’attrice aveva sempre sostenuto, ma di origini messicane e nato in California. Orlandi ha detto che era tutto frutto delle fantasie di Littlefeather: «Il modo migliore in cui potrei riassumere il comportamento di mia sorella è che ha creato una fantasia, ha vissuto in una fantasia ed è morta in una fantasia». La stessa Keeler afferma di aver fatto diverse ricerche e di non aver trovato documenti di famiglia che dimostrino un legame con i nativi americani.

Cruz e Orlandi hanno smentito anche altre dichiarazioni di Littlefeather, ovvero quelle che riguardavano le violenze subite del padre. Orlandi ha detto: «Mio padre non ha mai bevuto. Non ha mai fumato. Era mio nonno, George Cruz, l’alcolista». Cruz ha aggiunto che il padre, nato in una famiglia poverissima, aveva perso l’udito a nove anni a causa della meningite e non era mai stato violento. A detta delle due sorelle, le bugie di Littlefeather dipendono dal fatto che: «Sacheen non si piaceva. Non le piaceva essere messicana. Quindi era meglio per lei interpretare il ruolo di qualcun altro».

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