L'economia dell'attenzione non lascia scampo: Demna da Gucci è la notizia della settimana, arrendetevi, è inutile che proviate a cercare altro nei vostri feed.
National Geographic non andrà più in edicola negli Stati Uniti
L’orrendo 2023 dell’editoria continua: dopo la chiusura di BuzzFeedNews e la bancarotta di Vice, ora arriva a che la notizia che dall’anno prossimo National Geographic non sarà più nelle edicole americane. Secondo quanto riporta il Washington Post, questa decisione segue quella di licenziare diciannove staff writer, quasi tutta la redazione della rivista. Il Washington Post ha raccontato anche che a occuparsi del National Geographic da ora in poi saranno per lo più collaboratori freelance, assieme ai pochissimi redattori rimasti. La notizia dei licenziamenti è stata confermata anche da diversi giornalisti direttamente interessati.
My new National Geographic just arrived, which includes my latest feature—my 16th, and my last as a senior writer.
NatGeo is laying off all of its staff writers.
I’ve been so lucky. I got to work w/incredible journalists and tell important, global stories. It’s been an honor. pic.twitter.com/VOt6KydD5Z
— Craig Welch (@CraigAWelch) June 28, 2023
National Geographic is laying off its staff writers, including me.
It’s been a wonderful five years—an honor and a joy. Very proud of the work that my colleagues and I have done here.
(Thread coming soon…)
— Douglas Main (@Douglas_Main) June 27, 2023
Nonostante i licenziamenti, National Geographic – che dal 2019 fa parte del gruppo Disney – continuerà a essere pubblicato con cadenza mensile. «I cambiamenti di staff non avranno conseguenze da questo punto di vista. Anzi, ci renderanno più flessibili e ci permetteranno di raccontare storie diverse e raggiungere i diversi lettori che ci seguono sulle nostre tante piattaforme. Qualsiasi insinuazione secondo la quale i recenti cambiamenti limiteranno la capacità di fare il nostro lavoro o la qualità del nostro giornalismo è, appunto, soltanto un’insinuazione», ha spiegato a Cnn un addetto stampa della rivista.
La notizia dei licenziamenti e la decisione di eliminare le edicole dalla distribuzione della rivista è l’ultimo capitolo di quella che Disney ha definito “un’operazione di riorganizzazione” cominciata nello scorso settembre con il licenziamento di sei redattori. Nonostante il momento difficilissimo che l’editoria americana – e mondiale – sta evidentemente vivendo, National Geographic resta una delle riviste più lette del Paese (oltre che un brand di abbigliamento apprezzatissimo in diversi Paesi del mondo: in Corea del Sud, per esempio, come si può capire da questo thread Reddi): alla fine del 2022, secondo le cifre riportate da Alliance for Audited Media, i suoi abbonati erano 1.8 milioni. Tanti ma, a quanto pare, comunque non abbastanza.