Attualità | Rassegna
Programmi per Natale?
Alcuni articoli per capire come i Paesi investiti dalla pandemia cercano di prepararsi alle festività imminenti.

(Foto di Joel Saget/Afp via Getty Images)
Dopo il primo lockdown e l’improvvisa riapertura dell’Italia ci siamo ritrovati in piena estate. Un gran numero di persone si è spostato su e giù per il Paese – soprattutto da Nord a Sud e nelle isole, qualche coraggioso anche all’estero – e tra bonus vacanze e una buona dose di spregiudicatezza, il Covid-19 sembrava solo un brutto ricordo o un argomento per le cene con parenti e amici ritrovati. Complici quei movimenti, e il ritorno a una semi normalità che ha rimesso in moto la società nei mesi subito dopo la strana estate del 2020, ci troviamo ora ad affrontare una seconda, ancora più terribile, ondata della pandemia. All’orizzonte, intanto, si profilano le festività natalizie, altro momento dell’anno in cui gli italiani si spostano in massa per raggiungere le famiglie lontane o viaggiano all’estero: esclusa, almeno per quest’anno, la possibilità di festeggiare il Natale e l’arrivo del nuovo anno in qualche paradiso tropicale, rimane l’incognita sugli spostamenti nazionali, con le zone rosse che guardano a quelle gialle con malinconia e un pizzico di realismo magico, un po’ come nella fantomatica letterina di Natale scritta dal piccolo (e molto probabilmente inesistente) Tommaso al premier Giuseppe Conte. La situazione non è incerta solo in Italia, ma in gran parte dei Paesi occidentali, dall’Europa all’America: abbiamo raccolto una serie di articoli che raccontano come ci si sta preparando alle prossime feste, provando a immaginare come si consumerà la fine di quest’anno complicato.
Il Coronavirus ha deragliato gli eventi, ma gli americani per esempio difficilmente rinunceranno alle tradizioni. E le grandi riunioni di famiglia si trasformeranno in momenti di superdiffusione».
queste attività non sopravviveranno a gennaio e febbraio, che per noi sono come mesi di morte», ha affermato Emma McClarkin, amministratrice delegata del gruppo commerciale di settore, che rappresenta circa 20 mila pub. Come scrive il New York Times, ai proprietari dei locali non resta che sperare, anche se il tempo a disposizione per riprendersi è sempre meno.
Il primo ministro Boris Johnson ha cercato di vendere il nuovo blocco ai britannici come una “misura necessaria ora che, si spera, permetterà alle famiglie di stare insieme durante le vacanze”. Eppure ha ammesso, «il Natale quest’anno sarà molto diverso». Ed è questo il problema per il settore dell’ospitalità, che teme terribili perdite in un mese cruciale. Secondo la British Beer and Pub Association, infatti, circa il 20-30 per cento delle entrate di un anno viene realizzato intorno a Natale e alle festività. Non è ancora chiaro se i pub potranno riaprire a dicembre: «In quel casoCome sta affrontando il periodo pre natalizio il Paese più natalizio per eccellenza? Secondo quanto riporta la Cnn in questo articolo: malissimo. A Rovaniemi, capitale della Lapponia, nel Nord della Finlandia, «il Natale arriverà, ma quale sarà il suo spirito? Questo è il punto interrogativo», ha detto Sanna Karkkainen, amministratore delegato dell’ente turistico Visit Rovaniemi. La Finlandia ha adottato alcune delle restrizioni di viaggio più severe in Europa, nonostante il basso tasso di infezioni, il che significa che la maggior parte degli stranieri non potrà ancora entrare nel Paese. La parte settentrionale della Finlandia, dove molte aziende fanno affidamento sui turisti che viaggiano per incontrare Babbo Natale, vedere l’aurora boreale o fare un safari in motoslitta, ha infatti visto il numero dei visitatori precipitare, «e il peggio non è ancora arrivato», ha continuato l’ad.
È controintuitivo e difficile da accettare, ma in tempo di pandemia stare lontano dai nostri cari continua a essere il modo migliore per proteggerli. Se le tavolate con amici e parenti sono diventate rischiose e complicate, se non vietate, le feste continuano esistere: non siamo nemmeno a metà novembre e nei supermercati sono già arrivati panettoni e pandori, per le strade si accendono le luminarie e molti brand già pubblicizzano offerte natalizie. «Celebrare le vacanze da soli o con chi viviamo già (siano essi compagni di stanza o parenti stretti) significa semplicemente diventare più creativi», scrive Jess Joho su Mashable: ques’articolo raccoglie un bel po’ di idee per trascorrere le festività in questo stranissimo periodo, e riuscire a festeggiare in qualche modo, anche chiusi in casa, anche da soli.