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Da Pietro Ferrero a Nanni Moretti, la storia della Nutella in mostra al MAXXI di Roma

L'evoluzione dei vasetti, il primo stabilimento, le campagne pubblicitarie, le apparizioni nella cultura pop: fino al 20 aprile, 60 anni della "Supercrema" diventata simbolo del made in Italy.

di Studio

Che piaccia o no (sarà capitato a tutti di incontrare nella vita una persona che afferma assurdamente di non amarla) non ci sono dubbi sull’iconicità della Nutella. Quest’anno una grande mostra al MAXXI di Roma, a cura di Chiara Bertini in collaborazione con Ferrero, ne celebra i 60 anni. joyn! Un viaggio nel mondo Nutella® per i suoi 60 anni ha inaugurato il 20 dicembre 2024 e fino al 20 aprile 2025 permetterà ai visitatori di ripercorrere i sei decenni di vita della più famosa crema spalmabile proponendo un mix di gioco e approfondimento in uno spazio per adulti e bambini. Il percorso immaginato è l’occasione per riscoprire i ricordi legati a Nutella, visualizzare l’impatto sociale di un prodotto che ha attraversato intere generazioni e, soprattutto, immergersi nelle sue campagne pubblicitarie più conosciute.

La mostra si apre con la rappresentazione grafica del luogo dove tutto ha avuto inizio, ancora prima degli anni Sessanta, nella pasticceria dove è nata la crema spalmabile. Attraverso una timeline dettagliata, che accompagna il visitatore lungo il percorso espositivo, si ripercorre la sua storia, evidenziando alcuni momenti salienti dell’azienda Ferrero, un viaggio che comincia nel 1923, quando un ragazzo di 25 anni di nome Pietro Ferrero apre la sua prima pasticceria a Dogliani, in provincia di Cuneo. È lui che nel dopoguerra crea “Supercrema”, una crema spalmabile alla nocciola che vanta un altissimo impatto calorico, dando al consumatore di quel momento storico proprio ciò che cercava: «Ben 5100 calorie!», si legge nelle pubblicità del vasetto di Supercrema. Nel 1963 lo Stato italiano impone l’eliminazione dei superlativi dalle denominazioni dei prodotti commerciali, e nel 1964 il figlio di Pietro, Michele, inventa il nome Nutella (da “nut”, nocciola in inglese). Ad aprile la vendita del primo vasetto, creato nella fabbrica di Alba, in Piemonte.

Fino ad oggi: «Se si mettessero in fila i vasetti di Nutella prodotti in un anno», si legge nel testo introduttivo, «si arriverebbe ad una lunghezza pari ad 1,7 volte la circonferenza terrestre». In mostra, tra le illustrazioni Francesca Gastone, si trovano le varie edizioni dei vasetti che si sono susseguiti nel tempo, e poi un viaggio che racconta la presenza di Nutella nel teatro, nel design, nella cultura pop, nei film (come dimenticare il barattolo gigante di Nanni Moretti in Bianca) e nella musica («se la cioccolata svizzera è di destra, la Nutella è ancora di sinistra», cantava Gaber). A entusiasmare i bambini sarà la scultura “Machine à tartiner”, una macchina ideata da Henri Gallot-Lavallée che spalma la Nutella con precisione per riuscire a creare «la più bella tartina che si possa sognare», e l’esperienza sensoriale immersiva che permette di immergersi nell’aroma di Nutella.